Bruno Roversi: una vita in giro per il mondo

Bruno Roversi: una vita in giro per il mondo
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«Lo skipper che scalò il Kilimangiaro» Questo il titolo della nuova fatica letteraria di Bruno Roversi. Una vita intensa quella dell’84enne che da trent’anni gira il mondo a caccia di avventura. Nato a Brescia, ma da sempre vive nella città di Montichiari insieme con la moglie Nabia dalla quale ha avuto tre figli: Giorgio, Paola e Alessandra. Dopo aver lavorato in banca fino alla pensione, arrivata quando Bruno aveva circa 50 anni, ha dato sfogo alla sua più grande passione, ovvero girare il mondo. «Ho iniziato nella maniera più immediata - ha raccontato Bruno - Facendo l’accompagnatore turistico. Il primo viaggio a cui ho partecipato è stato ad Israele. Non fu un viaggio convenzionale, nel senso che non andai solo a visitare le mete tradizionali. E da quel momento ho continuato ad accompagnare persone in giro per il mondo».

Però la voglia di scoprire di Bruno non riusciva ad essere soddisfatta «Volevo girare, conoscere scoprire - ha continuato - Ho deciso di comprare un camper prima e poi all’inizio degli anni 80 è arrivata la passione per la nautica. Decisi di comprare una piccola barca a vela, e per due anni ho imparato ad usare facendo tanta esperienza sul lago di Garda e poi è arrivato il mare». Ed è arrivata la prima traversata atlantica, poi la seconda e poi fino alla quinta ed ultima quando Bruno aveva 75 anni. Traversate atlantiche in barca a vela, spedizioni sul Kilimangiaro, una spedizione in Cina più di 30 anni fa, insomma il mondo Bruno lo ha visitato davvero. Ora Bruno ha 84 anni e in barca non ci può più andare. «Ho difficoltà a salire e scendere dalla barca - ha raccontato - Le gambe non mi reggono più. Il mare mi manca questo è sicuro». Ma di questa vita all’insegna dei viaggi e dell’avventura cosa ne pensa la famiglia di Bruno. «Mia moglie e i miei figli non mi hanno mai ostacolato - ha raccontato - Hanno colto il mio grande desiderio di libertà, e per questa intendo la libertà di girare, scoprire e conoscere».

In virtù di questa incredibile riconoscenza che Bruno nutre nei confronti della moglie il secondo manoscritto lo ha dedicato proprio a lei «A mia moglie, che sempre mi ha incoraggiato a realizzare i miei sogni». Il libro di Bruno Roversi sarà presentato ai monteclarensi a settembre, in quell’occasione Bruno racconterà qualcuno dei numerosi aneddoti che ha riportato all’interno del libro e spiegherà ai partecipanti cosa lo ha spinto a girare il mondo e cosa ancora lo spinge a guardare con curiosità tuttociò che lo circonda.

Marzia Borzi 


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