Bruciò la casa con dentro la figlia: carabiniere condannato a 6 anni
L'avvocato dell'uomo, Salvatore Arcadipane, è in attesa che il giudice depositi le motivazioni della sentenza per fare appello.
Bruciò la casa dove viveva a Passirano con dentro la figlia: carabiniere forestale condannato a 6 anni per tentato omicidio.
Bruciò la casa con dentro la figlia: condannato a 6 anni
E' stato condannato a 6 anni per tentato omicidio il carabiniere forestale in servizio a Iseo che nella notte del 23 settembre aveva bruciato la casa di Passirano dell'ex moglie dove c'erano la figlia minorenne e i genitori. Il processo in primo grado che vedeva al banco degli imputati Fabio di Marzo, 35 anni, cui il mese scorso era stato riconosciuto un vizio di mente, si è concluso con la sentenza di ieri, lunedì. L'avvocato dell'uomo, Salvatore Arcadipane, è in attesa che il giudice depositi le motivazioni della sentenza per fare appello.
La vicenda
La molla del folle gesto compiuto dal militare era scattata a causa del trauma dovuto alla separazione dalla moglie. Qualche giorno prima dell’episodio c’erano stati atteggiamenti di aggressività da parte sua, rivolti ad alcuni colleghi di lavoro. Una violenza che è poi sfociata nell’incendio appiccato ad alcuni oggetti della figlia minorenne, con la quale aveva litigato. Le fiamme avevano poi avvolto tutta la casa. Fortunatamente l’allarme era stato dato tempestivamente e il dramma era stato evitato. L’uomo era stato arrestato in via Don Minzoni di Passirano quella stessa notte da parte dei carabinieri di Brescia, per poi essere tradotto in carcere a Monza.