Un traguardo simbolico e concreto: più di 1.000 persone hanno già firmato la petizione per potenziare il servizio ferroviario sulla linea Brescia–Verona. Un segnale forte, che testimonia il disagio e la volontà collettiva di «cambiare rotta». Quello che da anni viene denunciato come un paradosso del trasporto pubblico è al centro di una mobilitazione popolare guidata da Andrea Gallina. Sulla linea ferroviaria Brescia–Verona, infatti, buona parte delle stazioni è oggi completamente tagliata fuori dal servizio. Fermate come Ponte San Marco–Calcinato, Lonato del Garda e Castelnuovo vedono passare appena 4 treni nei giorni feriali e solo 2 nei festivi, contro i 25 del 1985.
Ma ora sono oltre 1.000 i cittadini che dicono basta. La risposta è arrivata dai territori, dove i cittadini hanno sottoscritto una petizione lanciata per chiedere un servizio ferroviario più equo, regolare e accessibile. Le firme sono state raccolte a dimostrazione di quanto il tema sia sentito tra pendolari, studenti, lavoratori e famiglie.
«La linea esiste, ma il servizio no. Vogliamo treni che fermino anche nelle nostre stazioni. Non siamo cittadini di serie B» è questo il mantra della petizione.
Un piano chiaro per rafforzare i collegamenti
Il piano avanzato prevede l’aggiunta di un treno ogni ora nelle fasce di punta (mattina, mezzogiorno e sera), per garantire un collegamento reale e continuativo con Brescia e Verona, soprattutto per chi studia o lavora. Importante: nessuna corsa verrebbe cancellata. Si tratta di aggiunte mirate, pensate per rafforzare il servizio esistente, senza alterare l’attuale offerta.
Con l’imminente apertura della linea ad alta velocità tra Brescia e Verona, i promotori della petizione vedono un’occasione da non perdere: rafforzare anche il servizio regionale, estendendo l’orario delle corse dalle 5 alle 23, riaprendo stazioni chiuse (come Rezzato, San Martino e Sommacampagna) e creando nuove fermate.
La mobilitazione continua: la voce dei cittadini si fa sentire
Il messaggio dei cittadini è chiaro: «Regione Lombardia e Trenord ascoltino la voce di chi vive ogni giorno i disagi di un servizio carente».
L’obiettivo immediato? 20 corse in più da dicembre 2025, per rendere finalmente la linea Brescia–Verona una vera opzione di mobilità sostenibile.
La soglia delle 1.000 firme non è solo un numero: è la dimostrazione che il cambiamento è possibile, se parte dai cittadini. E anche Andrea Gallina lo sottolinea con grande soddisfazione:
«Esprimo grande soddisfazione per il superamento delle 1000 firme su Change.org per la nostra petizione. Tale risultato testimonia l’interesse della Cittadinanza per il progetto di miglioramento dei collegamenti Regionali fra Brescia e Verona. I Cittadini sono con noi nella richiesta a Regione Lombardia di collegamenti più capillari sulla nostra linea, in grado di rivoluzionare le abitudini di mobilità verso spostamenti più rapidi e rispettosi dell’ambiente. Il nostro lavoro continua con ulteriori incontri istituzionali in cui le firme saranno un ulteriore punto di forza per le nostre richieste». E così anche Giuseppe Borgese, presidente del Consiglio Comunale e membro dell’associazione promotrice della petizione, si accoda alle parole di Gallina: «Abbiamo ormai superato le 1000 firme: un segnale forte dell’interesse del territorio per un trasporto pubblico più accessibile e sostenibile. Proseguiremo con la raccolta firme, confidando anche nella collaborazione dei Comuni limitrofi e in un concreto coinvolgimento delle istituzioni superiori, affinché questa istanza condivisa trovi un concreto riscontro».