Brescia: stop a due mamme che chiedono di essere famiglia arcobaleno

Risposta negativa da parte del primo cittadino di Brescia che, non essendoci ancora una legge nazionale, al momento non intende procedere.

Brescia: stop a due mamme che chiedono di essere famiglia arcobaleno
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E' passato da qualche giorno il Gay Pride di Roma, evento atteso da molti che, nei giorni del festival, accorrono nella capitale per festeggiare la libertà di essere con un cuore arcobaleno.

Il caso

Il caso che porta Brescia sulla cronaca, è quello di due mamme originarie di Messina, ma bresciane d'adozione, che chiedono all'appena rieletto sindaco Del Bono di riconoscerle come famiglia arcobaleno e quindi, entrambe mamme dei due loro figli.

La risposta

Purtroppo arriva una risposta negativa da parte del primo cittadino di Brescia che, non essendoci ancora una legge nazionale, al momento non intende procedere. Una decisione che fa discutere, sopratutto in virtù del fatto che già molti colleghi sindaci hanno scelto di adeguarsi all'orientamento giurisprudenziale prevalente che vede le famiglie arcobaleno riconosciute in tribunale.

Il legale

Intanto, l'avvocato delle due mamme, Michele Giarratano, riconosce l'inesistenza di una legge specifica, ma sottolinea come dopo un primo grande passo verso le coppie di fatto, ci sia stato un brusco arresto che ha lasciato così tutto in sospeso. In attesa che la burocrazia faccia il suo corso, la soluzione sarebbe proprio quella di appellarsi alle altre norme dell'ordinamento giuridico. L'appello quindi è quello di un ripensamento da parte del sindaco, riconoscendo a entrambe le mamme la genitorialità.

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