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Brescia, rapine in gioielleria: arrestata la banda

Sono state anche eseguite perquisizioni personali e locali disposte dall'autorità giudiziaria nei confronti di altre sette persone

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Rapine in gioielleria a Brescia, arrestata la banda.

Arrestata la banda delle rapine in gioielleria a Brescia

 

I Carabinieri del Comando Provinciale e personale della Polizia di Stato appartenente alla Questura di Brescia hanno eseguito un decreto di fermo emesso dalla Procura di Brescia a carico di tre cittadini ritenuti presunti responsabili, in concorso tra loro, delle rapine commesse a Brescia rispettivamente il 10 gennaio 2024 al compro oro "Oro in Euro" in via Orzinuovi e il 23 febbraio 2024 alla gioielleria "I Gioielli di Rossana" in via X Giornate.

Sono state anche eseguite perquisizioni personali e locali disposte dall'autorità giudiziaria nei confronti di altre sette persone, italiane e straniere, tutte residenti in provincia di Brescia, poiché indagate a vario titolo nel medesimo procedimento penale. Una di loro sarebbe inoltre complice nella rapina del 23 febbraio 2024, i restanti  per presunta ricettazione di preziosi e orologi di pregio, bottino delle due rapine.

Cosa è emerso dalle indagini

Le indagini sviluppate all’indomani della rapina perpetrata il 23 febbraio 2024 in Via X Giornate congiuntamente dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri e dalla Squadra Mobile della Questura, in considerazione delle analogie emerse con la rapina del 10 gennaio precedente, hanno permesso di:

-     individuare un sodalizio criminale dedito alla commissione di rapine in danno di gioiellerie e compro-oro di Brescia;

-     identificare i presunti appartenenti al sodalizio criminale nei tre odierni fermati, i quali per la commissione delle rapine si sarebbero avvalsi di una donna, indagata per concorso in rapina, che, fingendosi una cliente, avrebbe preceduto i rapinatori e all’atto di uscire dai negozi avrebbe mantenuto aperta la porta blindata per consentire loro di irrompere all’interno travisati e armati di una pistola;

-     risalire alla filiera utilizzata per la ricettazione della refurtiva, individuando i soggetti che avrebbero svolto attività di intermediazione per la compravendita del provento delle rapine, sottoposti anch’essi a perquisizione domiciliare in quanto indagati nel medesimo procedimento per ricettazione;

-     recuperare e sottoporre a sequestro parte della refurtiva, che sarà restituita agli aventi diritto, ed in particolare:

·     2 orologi rolex, provento della rapina del 23 febbraio;

·     monili in oro di elevato valore commerciale, provento della rapina del 10 gennaio.

 

I fermati sono stati tradotti in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. La responsabilità penale degli indagati sarà accertata solo all’esito del giudizio con sentenza penale irrevocabile.

 

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