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Brescia: gli studenti scendono in piazza per protestare contro "Una scuola indifferente"

"Vogliamo essere ricevuti dall’assessora regionale all'istruzione Simona Tironi"

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Brescia: gli studenti scendono in piazza per protestare contro "Una scuola indifferente".

Studenti protestano in piazzale Arnaldo a Brescia

Questa mattina (venerdì 17 novembre 2023) studenti e studentesse parte dell'unione degli studenti della Lombardia sono scesi in piazzale Arnaldo a Brescia per aderire allo sciopero internazionale studentesco: garanzia del benessere psicologico, investimenti sull'edilizia e sul diritto allo studio, trasporti efficienti e gratuiti sono le principali rivendicazioni portate avanti dall'Unione Degli Studenti Brescia. Anche in Val Camonica sciopero all’Olivelli.

 

Davanti a quella che loro hanno definito  "una scuola indifferente ai loro bisogni" gli studenti bresciani sono scesi in piazza affiancati da realtà quali FFF, basta veleni e Non Una Di Meno in Piazzale Arnaldo per lo sciopero internazionale studentesco.

"Studiamo in edifici pericolanti in cui l'incolumità degli studenti viene messa a rischio, con insegnanti che negano l'esistenza dei DSA e dei disagi psicologici, luoghi in cui il diritto allo studio è un miraggio a causa del costo insostenibile di mezzi e materiali"- dichiara Irene Bettoni, studentessa dell'Arnaldo.

La richiesta

Di fronte a questa situazione le richieste dell'Unione Degli Studenti di Brescia sono chiare: gli studenti devono avere la possibilità di dire la loro sulle decisioni che regolano la vita della scuola e di partecipare attivamente ad essa; scuole sicure che tutelino il benessere fisico e psicologico degli studenti (attraverso l'introduzione di carriere alias, codice anti-molestie e sportelli psicologici in tutte le scuole); mezzi efficienti, ecologici e gratuiti.

 

"Cambiare la scuola dal basso si può ed è questo lo scopo della piattaforma autunnale dell’Unione degli Studenti Lombardia, frutto della campagna “Ora decidiamo noi Lombardia” e presentato il 20 ottobre sotto il palazzo di Regione. Vogliamo essere ricevuti dall’assessora regionale all'istruzione Simona Tironi e continueremo a mobilitarci fino a che non otterremo risposte concrete. Sulle nostre scuole ira decidiamo noi!"

 

 

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