Bracconaggio: fermati dai Carabinieri di Castel Goffredo due monteclarensi e un mantovano
I tre giovani sono stati differiti per porto abusivo di armi, esercizio di caccia in periodo di divieto, furto venatorio, bracconaggio e uccisione di animali.
Sono stati tre i giovani, due monteclarensi e un mantovano residente a Casalmoro, ad essere deferiti in stato di libertà per porto abusivo di armi, esercizio di caccia in periodo di divieto, furto venatorio, bracconaggio e uccisione di animali.
La perquisizione a Casalmoro
Erano le ore 01.00 circa di mercoledì 4 marzo, infatti, quando i Carabinieri della Stazione di Castel Goffredo, durante una normale perlustrazione del territorio a Casalmoro, hanno controllato e successivamente proceduto al deferimento in stato di libertà, V.D. 21enne, residente a Montichiari (BS), T.M. 18enne, residente a Montichiari (BS) e M.M. 25enne residente a Casalmoro (MN), per porto abusivo di armi, esercizio di caccia in periodo di divieto, furto venatorio/bracconaggio e uccisione di animali.
I tre giovani si trovavano a bordo di una Volkswagen, quando sono stati fermati dai Carabinieri,.
Gli uomini dell'Arma si sono insospettiti a causa del loro evidente stato di agitazione e per questo hanno proceduto alla perquisizione dell’auto, rinvenendo nel bagagliaio tre fucili da caccia con relativo munizionamento e una lepre morta, uccisa poche ore prima in una località agreste del comune Goito.
Dopo i primi accertamenti i militari hanno potuto appurare che le armi e le cartucce erano regolarmente denunciate.
Deferimenti e revoche delle licenze
Nel contesto dell’attività d’indagine si è proceduto inoltre anche al deferimento di S.C. 45enne, residente a Montichiari (BS), madre di uno dei tre giovani, per omessa custodia di armi e di R.M. 55enne, sempre residente a Montichiari, per mancato avviso di avvenuta cessione del fucile a uno dei giovani.
Per V.D, S.C. e R.M., titolari di licenze di caccia e porto di armi, è stata richiesta la revoca delle predette autorizzazioni alla Questura ed alla Prefettura di Brescia.
Armi e munizioni stato state sequestrate, mentre l’animale è stato consegnato all’Ufficio Veterinario “ATS VALPADANA” per i relativi accertamenti.