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Bosco di Sant’Anna: ecco quali sono gli interventi forestali terminati

All’abbattimento è seguito, nelle radure aperte, un intervento di rimboschimento con la messa a dimora di 620 piante forestali su 4.300 metri quadrati

Bosco di Sant’Anna: ecco quali sono gli interventi forestali terminati

Bosco di Sant’Anna a Brescia: ecco quali sono gli interventi forestali terminati.

A Brescia: interventi terminati al Bosco di Sant’Anna

Sono terminati alcuni interventi forestali nel bosco di Sant’Anna, all’interno del Parco Locale di Interesse Sovracomunale delle Colline di Brescia. L’età avanzata della maggior parte delle querce, duramente colpite dalle ultime calde estati, unitamente alla diffusione della grafiosi dell’olmo (una malattia causata da un fungo), ha portato nell’estate del 2024 a numerose morie con conseguente presenza, in più punti del bosco, di piante morte ma rimaste in piedi, pericolose per il possibile rischio di caduta parziale o totale di porzioni marcescenti.

Come noto, il bosco di Sant’Anna è molto amato dai cittadini e la frequentazione in sicurezza è fondamentale, pertanto l’esigenza di garantire una fruizione sicura ha reso improcrastinabili gli interventi di taglio delle piante morte, il cui numero supera di poco le 200 unità: si tratta di 154 olmi, 38 querce oltre ad altre latifoglie compromesse.

All’abbattimento è seguito, nelle radure aperte, un intervento di rimboschimento con la messa a dimora di 620 piante forestali su 4.300 metri quadrati.

Gli interventi

I lavori, iniziati lo scorso inverno e costati complessivamente circa 40mila euro, hanno interessato:

  • la predisposizione di idonea viabilità forestale temporanea (piste) per poter trasportare la maggior parte del materiale legnoso abbattuto nel punto di raccolta, sfruttando dove possibile i tracciati già presenti;
  • l’abbattimento e la rimozione delle piante morte, con la formazione di cataste di tronchi (legna da ardere) e di ramaglie (da destinare a cippato) che sono state poi vendute all’asta;
  • la conservazione di alcune porzioni di fusto in piedi (totem) o di grossi fusti a terra per preservare la biodiversità (in particolare per favorire gli insetti – carabidi) e per finalità didattica;
  • il rinfoltimento con trapianto di piantine forestali (Rovere, Cerro, Frassino, Carpino bianco, Ciliegio) e arbusti (Nocciolo, Corniolo, Viburno, Biancospino) nelle aree maggiormente interessate da tagli, che il Comune sta curando con costanti irrigazioni;
  • l’accatastamento dei residui per i quali non è stato possibile procedere al trasporto fuori dal bosco (per assenza di convenienza o per impossibilità a realizzare piste);
  • il ripristino delle piste realizzate ex-novo e la sistemazione di quelle esistenti.