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Boom di contagi a Capriano del Colle: si rischia la zona rossa

Il sindaco Sala: "Per ora intensificherò i controlli, ma sono in stretto contatto con Ats e nel caso non escludo misure più dure". E intanto il paese rimane senza edicola.

Boom di contagi a Capriano del Colle: si rischia la zona rossa
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Il Covid ha di nuovo bussato alle porte di Capriano. Se prima di febbraio la media delle quarantene era di 15 persone al giorno (una di più, una di meno), nelle ultime due settimane in paese si è registrato un boom di contagi: da lunedì 25 gennaio a oggi i nuovi casi di Covid sono più di 40. Quarantasei, per l’esattezza, e una nuova croce: un 86enne, che si è spento il 4 febbraio. E il rischio ora è che si tinga di rosso.

Boom di contagi

La crescita del contagio ha destato preoccupato e causato anche i primi disagi. Fra i contagiati, infatti, c’è anche il titolare della cartoleria Punto Blu di via Garibaldi, l’unica edicola del paese, ora chiusa fino a che il tampone non darà esito negativo. Tantissimi i messaggi di preoccupazione e vicinanza indirizzati al caprianese e alla sua famiglia che però ha voluto rassicurare i suoi compaesani: "Purtroppo io e la mia famiglia siamo in quarantena e non so quando ne usciremo, ma voglio rassicurarvi che siamo a casa e a parte i sintomi di una brutta influenza, fortunatamente, non c’è nulla di grave".

Rischio zona rossa?

«Troppe volte vedo persone di tutte le età senza mascherina, troppe volte vedo tanta gente in piazza, davanti al bar, con i dpi abbassati e questo non va bene». Così ha esordito il sindaco Stefano Sala lanciando un appello ai suoi cittadini: la situazione è più che mai delicata ed è fondamentale (oggi più che mai se non si vuole mettere in pericolo la salute e l’economia «ricadendo» nella zona arancione o, peggio, nelle restrizioni del rosso) utilizzare correttamente le mascherine, igienizzarsi le mani e mantenere il distanziamento.

«Chiedo l'assoluto rispetto delle regole, verso chi si comporta bene e verso le persone più fragili - ha continuato - È fondamentale rispettare tutte le norme anti covid altrimenti non ne usciremo mai. Venti positivi in più in pochissimi giorni sono da considerarsi come una situazione allarmante»

Una situazione a cui, in caso la crescita dei contagi non si plachi, potrebbero seguire provvedimenti più «drastici», come ordinanze per la chiusura dei parchi e dei luoghi pubblici, come a Leno, o un microzona rossa sull’esempio di diverse realtà di tutta Italia.

«Per provvederemo a intensificare i controlli e ha sanzionare chi non rispetta le normative - ha concluso - In questo momento non è mia intenzione chiudere niente, ma sono in stretto contatto con Ats e se ci sarà bisogno provvederemo a ulteriori misure».

 

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