aggiornamento della protezione civile

Bollettino Coronavirus, 10 decessi (9 lombardi) e 322 contagiati in Italia

Tre nuovi decessi: un 83 enne di Codogno (LO), un 84enne di Nembro (BG) e 91enne di San Fiorano (LO), tutti soggetti già in condizioni cliniche precarie

Bollettino Coronavirus, 10 decessi (9 lombardi) e 322 contagiati in Italia
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Il dato complessivo delle persone contagiate in Italia è di 322 unità. Il totale dei deceduti è salito a dieci. Resta uno il guarito, il ricercatore dimesso già da qualche giorno dallo Spallanzani.

Tre nuovi decessi il Lombardia per il Coronavirus

Nel corso delle ultime ore sono decedute tre persone in Lombardia, tutti ultra ottantenni. Si tratta di un uomo di 84 anni, un uomo di 91 e una donna di 83 anni. Dalla statistica dei decessi si conferma che il virus colpisce prevalentemente le persone di una certa età. A confermarlo è stato il Dipartimento di Protezione civile durante il bollettino di aggiornamento delle 18 sull'emergenza Coronavirus.

"In Italia abbiamo una popolazione un po' anziana e, non avendo un vaccino a disposizione contro il Coronavirus, vediamo che la malattia è più grave in queste categorie - ha spiegato Giovanni Rezza, direttore del Dipartimento di malattie infettive dell'Istituto superiore di Sanità - L'unico modo per proteggerli è circoscrivere i focolai e rallentare la diffusione del virus. La maggior parte dei casi sono riconducibili ai focolai del Veneto e del lodigiano".

In Lombardia 240 contagi

Il totale dei contagiati in Lombardia è 240, sono 43 i contagiati in Veneto, 26 in Emilia Romagna, 3 in Piemonte, 3 in Lazio, 3 in Sicilia (altri due componenti della comitiva di Bergamo sono risultati positivi), 2 in Toscana, 1 in Liguria (proveniente dall'area rossa del lodigiano), 1 in Trentino.

Sono stati eseguiti oltre 8.600 tamponi ed è proseguita l'attività di coordinamento dell'emergenza. "Non ci sono state particolari difficoltà nel lodigiano - ha sottolineato Angelo Borrelli, capo dipartimento di Protezione civile - Continuano anche i controlli nei porti e negli aereoporti (siamo a oltre 2.700.000 passeggeri controllati, tutti negativi)".

Come ha sottolineato Rezza, "le Regioni coinvolte hanno fatto un lavoro incredibile per rintracciare i contatti dei casi risultati positivi, dunque la progressione che noi vediamo non è solo attribuibile a un aumento di incidenza dell'infezione, quindi di nuovi casi, ma si è andati a prendere anche persone infettate nei giorni precedenti. Solo nel momenti in cui avremo una curva di progressione epidemica per data di insorgenza dei sintomi, potremo dire a quanto ammonta l'aumento dei casi".

LEGGI ANCHE: Coronavirus, in Lombardia 240 contagiati, eseguiti 3.500 tamponi

Anche Mattarella vicino ai cittadini in quarantena

Tra i 240 contagiati in Lombardia si registrano, purtroppo, 3 nuovi decessi: un 83 enne di Codogno (LO), un 84enne di Nembro (BG) e 91enne di San Fiorano (LO), tutti soggetti già in condizioni cliniche precarie.

In merito ai tre decessi l'assessore Gallera ha precisato ancora una volta che "innanzitutto è da verificare che esiste un nesso fra la morte e la positività al Coronavirus" e "che comunque ancora una volta stiamo parlando di persone anziane con seri problemi di salute preesitenti".

Il presidente Fontana ha voluto rivolgere "un caloroso ringraziamento a tutte le persone, in particolari gli operatori
della sanità che, giorno e notte, lavorano con assoluta professionalità e impagabile impegno per affrontare questa
emergenza. A loro va l'applauso di tutti i lombardi e più in generale degli italiani". Inoltre il presidente Fontana ha desiderato esprimere una particolare vicinanza alle persone costrette a vivere nella zona rossa del lodigiano. "Un sentimento che è lo stesso che mi ha chiesto di trasmettere loro, oggi a più riprese, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in diverse telefonate intercorse durante la giornata".

Tutti gli ospedali sono operativi

Rispondendo a chi gli chiedeva notizie circa l'ospedale di Codogno, l'assessore Gallera ha risposto che "sono stati sottoposti 'a tampone' tutti i medici del presidio, i medici di medicina generale e i pediatri della zona rossa".

Gallera ha anche aggiunto che nessun reparto degli ospedali lombardi sta chiudendo e che quindi non c'è nessun tipo di interruzione dell'attività sanitaria. Inoltre, l'assessore ha annunciato che a breve potranno processare i tamponi anche il Policlinico di Milano, l'ospedale Niguarda, e quelli di Monza, Bergamo e Brescia. Gallera ha anche sottolineato l'importanza di non interrompere le donazioni volontarie di sangue, ancora più importanti in un momento come questo.

A oggi il numero unico regionale 800894545 sta ricevendo una media di circa 300.000 chiamate al giorno. Per questo motivo sono già operativi 21 volontari della Protezione civile e altri ancora stanno terminando la formazione. Infine sono stati identificati 59 posti in una struttura militare nella zona di Baggio e 50 nell'ex ospedale di Baggio, oltre a una quarantina a San Damiano (PC), per la quarantena.

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