Tensioni nel Rugby Rovato

Bocciata la richiesta di assemblea fatta da 104 tesserati

Il Direttivo ha rilevato vizi formali nell'istanza, evidenziando che solo gli associati hanno diritto di voto.

Bocciata la richiesta di assemblea fatta da 104 tesserati
Pubblicato:
Aggiornato:

"I tesserati al Rugby Rovato non sono automaticamente associati". Il punto chiave degli attriti sorti all’interno della storica società rovatese, fondata nel lontano 1976, sembra essere proprio questo. Da un lato c’è un cospicuo numero di tesserati maggiorenni che rivendica il proprio diritto a partecipare alla vita associativa in modo attivo, prendendo parte alle assemblee e anche eleggendo il Consiglio Direttivo. Dall’altro lato c’è una distinzione, inserita anche nello statuto, che preclude ai tesserati l'accesso alle stanze in cui vengono prese le decisioni, si approvano i bilanci e si eleggono i componenti del Cda. Proprio in virtù di questa distinzione è stata bocciata, "per vizi formali", la richiesta di assemblea depositata da 104 tesserati.

Bocciata la richiesta di assemblea: la spiegazione del presidente

Per un chiarimento sulle modalità di elezione del Direttivo e sui meccanismi di funzionamento dell'associazione ci siamo rivolti al presidente PierangeloMerlini, che ha spiegato che mentre i tesserati svolgono l’attività sportiva, gli associati danno la possibilità ai ragazzi di praticare questo sport. "L’assemblea viene fatta regolarmente con gli associati - ha precisato - Chiunque può fare richiesta, e nel momento in cui questa viene accolta e viene regolarizzato il pagamento della quota, può diventare associato. Tutto si svolge con la massima trasparenza e non c’è nulla di nascosto. I verbali delle assemblee sono tutti depositati e anche i bilanci". Ma quanti sono gli associati con diritto di voto al momento? In tutto una ventina di persone, e dunque un numero molto piccolo rispetto al totale dei tesserati (anche se quelli maggiorenni sono poco più di un quarto dei quasi 600 totali). Per il presidente, però, non ci sarebbe nessuna chiusura: "Proprio recentemente abbiamo ammesso tre nuovi associati che ne hanno fatto richiesta".

La rivendicazione dei 104 tesserati firmatari

Una spiegazione che non convince i tesserati che invece vorrebbero vedersi riconosciuto un ruolo attivo all'interno dell'associazione. Proprio per questo, poche settimane fa, hanno depositato una richiesta formale, corredata da 104 firme (rappresentative del 65% dei tesserati maggiorenni, che sono circa 160), di convocazione di un’assemblea ordinaria per il 9 ottobre, ai sensi dello statuto (l’articolo 2 prevede che l’associazione sia caratterizzata "dalla democraticità della struttura, dall’uguaglianza dei diritti di tutti gli associati e dall’elettività delle cariche associative" e l’articolo 6 che "tutti gli associati maggiorenni godono del diritto di partecipazione alle assemblee sociali"). Ma la risposta del Cda, affidata a una lettera firmata dal presidente Merlini, è stata per loro una doccia fredda. Nel documento, infatti, si precisa sostanzialmente che la richiesta di indizione dell’assemblea è viziata da difetti formali e che il tesseramento non comporta automaticamente anche la carica di associato. La dirigenza ha tentato la via della mediazione, aprendosi alla disponibilità di organizzare una serie di incontri coi tesserati al fine di discutere i problemi.  Ma per il resto nessuno sembra intenzionato a cedere e quindi le due posizioni appaiono inconciliabili.

L'approfondimento su Chiari Week, in edicola dal 15 ottobre

Seguici sui nostri canali