Fiamme Gialle

Bilanci societari alterati per ottenere prestiti: tre in manette e sequestro da oltre 6milioni di euro

In ordine ai reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, bancarotta, autoriciclaggio e false comunicazioni sociali

Bilanci societari alterati per ottenere prestiti: tre in manette e sequestro da oltre 6milioni di euro
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Bilanci societari alterati per ottenere prestiti: tre in manette e sequestro da oltre 6milioni di euro.

Il modus operandi

Questo il modus operandi messo in atto da un agente bresciano di un intermediario finanziario il quale, aiutato a sua volta da un collaboratore e dal rappresentante legale di una società, avrebbe consentito a quest'ultima di entrare in possesso di tre prestiti assistiti perlopiù dal Fondo centrale di garanzia a favore delle P.M.I. del Mediocredito Centrale.

Il tutto ottenuto presentando documentazione falsa e bilanci della società richiedente alterati. I finanziamenti così ottenuti sarebbero quindi stati trasferiti in parte sui conti correnti dell'agente attraverso bonifici "mascherati" da operazioni commerciali non in linea con il ruolo da lui ricoperto.  In particolare, lo stesso, sebbene formalmente estraneo alla direzione dell’azienda beneficiaria dei prestiti, ne avrebbe assunto sostanzialmente l’amministrazione e si sarebbe adoperato nella predisposizione di documentazione inattendibile (fatture, business plan, bilanci), allo scopo di mostrare una solidità finanziaria e patrimoniale.

Bilanci alterati per ottenere i prestiti

Ma la situazione reale era ben diversa: la società in questione versava infatti in una condizione di dissesto finanziario occultata e quindi non risultante dai bilanci mostrati all'istituto di credito per ottenere il finanziamento e dal quale è scaturito l'avvio di una procedura di liquidazione giudiziale nel 2023.

Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Brescia, coordinato dalla locale Procura della Repubblica, sta eseguendo un’ordinanza emessa dal G.I.P. del Tribunale di Brescia, relativa a tre misure cautelari personali e al sequestro di circa 6.700.000 euro, in ordine ai reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, bancarotta, autoriciclaggio e false comunicazioni sociali. Il provvedimento cautelare è stato emesso dal Giudice sulla scorta degli elementi indiziari allo stato acquisiti. Pertanto, in attesa della definitività del giudizio, sussiste la presunzione di innocenza degli indagati.

In corso le perquisizioni

Ma non è tutto: oggi (martedì 5 novembre 2024) nell'ambito di un altro filone investigativo, i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Como, sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Monza, stanno procedendo, all’esecuzione di misure cautelari per analoghe vicende nei confronti di ulteriori soggetti, tra cui il citato agente bresciano. Sono in corso perquisizioni nei confronti di diversi soggetti tra persone fisiche e giuridiche.

Le fiamme gialle bresciane stanno inoltre effettuando una perquisizione presso la sede milanese del citato intermediario, a cui è stato richiesto di esibire il modello di organizzazione della società, allo scopo di valutare eventuali profili di responsabilità amministrativa ai sensi del d.lgs. 231/2001. Le indagini proseguono per valutare la regolarità di ulteriori finanziamenti erogati con meccanismi ritenuti fraudolenti. Inoltre, sono in corso verifiche sull’entità del danno subito dall’Erario, garante nella misura dell’80% del credito erogato, in caso di inadempimento da parte delle società beneficiarie.

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