La situazione

Bestiame in viaggio sotto il sole a 48 gradi, anche nel Bresciano: la denuncia

Ad essere messa sotto la lente, è stata la tratta tra Lodi e Faenza sulla A1 e A14 e tra Brescia e Montebello Vicentino sulla A4

Bestiame in viaggio sotto il sole a 48 gradi, anche nel Bresciano: la denuncia
Pubblicato:
Aggiornato:

Bestiame in viaggio sotto il sole a 48 gradi, anche nel Bresciano: la denuncia.

Bestiame in viaggio e in stress termico

Il tema dei trasporti degli animali vivi riguarda l'intera Europa e, in questo senso, l'Italia non rappresenta un'eccezione. Ecco perché il team investigativo di Essere Animali nei giorni scorsi si è mosso andando a vedere in prima persona in quali condizioni vivono gli animali trasportati per il consumo alimentare in Italia in questi caldi giorni di luglio, sotto il solleone estivo.

In particolare, ad essere messa sotto la lente, è stata la tratta tra Lodi e Faenza sulla A1 e A14 e tra Brescia e Montebello Vicentino sulla A4. É così emerso che diversi camion trasportavano camion carichi di animali a temperature superiori ai 45 gradi.

 

" Le condizioni degli animali sono critiche: ansimano e boccheggiano, hanno un’alta frequenza respiratoria - hanno fatto sapere da Essere Animali -  L’alta densità degli animali caricati aggrava le loro sofferenze. Le ventole dei camion sono inoltre spente e la temperatura interna aumenta ancora di più. Anche se nei viaggi nazionali i beverini non sono obbligatori, non fornire da bere agli animali con questo caldo è una crudeltà".

 

Nessun rimedio (ad oggi)

Essere Animali non è la prima volta che documenta trasporti effettuati nelle ore più calde del giorno.

"E ogni anno documentiamo situazioni simili e problematiche ricorrenti sulle quali sia il Governo italiano sia la normativa europea non riescono a porre rimedio, anche a causa di leggi inadeguate e obsolete. Al momento infatti è in fase di revisione la proposta della Commissione europea per un aggiornamento del Regolamento N.1/2005 sulla protezione degli animali durante il trasporto. La normativa attuale crea una vasta zona grigia non regolamentata e di fatto non permette di intervenire in modo appropriato quando il benessere degli animali non è rispettato. Le leggi infatti includono solo dichiarazioni vaghe sulla necessità che i mezzi di trasporto siano in grado di proteggere gli animali da “temperature estreme”, ma mancano indicazioni chiare e puntuali sul tema delle temperature, in particolare ignorando totalmente i trasporti nazionali e senza tenere in considerazione altri aspetti importantissimi come i tassi di umidità. Le nostre indagini mostrano come le disposizioni messe in atto dal Ministero della Salute, come la nota integrativa che viene emanata da qualche anno e che nel 2024 è stata pubblicata il 15 luglio, non sono efficaci nella pratica".

 

 

 

Seguici sui nostri canali