L’Amministrazione Comunale di Bedizzolo ha scritto una lettera inviata poi al Prefetto per spiegare le motivazioni per il quale il Comune non può ricevere i 23 profughi richiesti. Sotto la lente d’ingrandimento l’edificio nel quale queste persone dovrebbero vivere, risultato non agibile, non abitabile e senza la possibilità di allacciarlo a una rete fognaria.
La domanda era partita da un imprenditore che aveva fatto richiesta alla prefettura stessa dopo aver trovato una casa vuota in via De Gasperi, nella frazione di Sedesina, messa prima in affitto e poi in vendita, ormai da anni, da un’agenzia immobiliare per conto dei proprietari.
La struttura era un tempo adibita per far alloggiare le famiglie allargate.
E’ da sottolineare che Bedizzole ha già 10 profughi gestiti dalla cooperativa Puerto Escondido nella località Monteroseo, dove, a fianco di operai, svolgono lavori di manutenzione stradale, taglio erba, pulizie strade che non erano coperti per mancanza di personale.
Per l’amministrazione comunale sarebbe quindi un problema passare da 10 a 33 persone, soprattutto per un fattore propriamente di gestione.