Nella capitale

Bankitalia: Brescia va a Roma chiedendo un "ripensamento"

"Siamo soddisfatti perché le nostre istanze sono state ascoltate"

Bankitalia: Brescia va a Roma chiedendo un "ripensamento"
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Bankitalia: Brescia va a Roma chiedendo un "ripensamento".

Brescia va a Roma per fermare la chiusura della sede di Bankitalia

Si è tenuto ieri (lunedì 28 ottobre 2024) a Roma l'incontro di Laura Castelletti sindaca di Brescia e di Emanuele Moraschini presidente della Provincia di Brescia con i vertici di Banca d'Italia dopo l'annuncio della chiusura della sede di corso Martiri della Libertà che ad oggi presenta al suo interno 32 addetti. Una notizia che era giunta all'inizio del mese di ottobre e che aveva lasciato un po' di amaro in bocca, arrivata nell'ambito di un incontro aziendale tra azienda e organizzazioni sindacali e nel corso del quale è stato illustrato il piano di riorganizzazione.

Espressa "Profonda contrarietà"

Queste le parole della sindaca Castelletti, del presidente Moraschini e degli onorevoli Fabrizio Benzoni, Cristina Almici e Simona Bordonali.

“Si è appena concluso un lungo colloquio con il Dott. Gianluca Trequattrini e il Dott. Vanni Le Donne, rispettivamente Segretario del Direttorio e Responsabile del Servizio Organizzazione della Banca D’Italia. In rappresentanza dell’intero sistema politico, economico e sociale bresciano, abbiamo espresso unitariamente la nostra profonda contrarietà alla decisione della Banca di chiudere la filiale di Brescia, spiegando ai nostri interlocutori le ragioni per cui riteniamo necessario un ripensamento. Oltre ai noti dati economici su manifattura, agricoltura e servizi, abbiamo evidenziato come la presenza della Banca a Brescia rappresenti un segnale di vicinanza all'intero mondo imprenditoriale della Lombardia Orientale, nonché una scommessa sulle potenzialità economiche del nostro territorio".

Parole di soddisfazione

"Siamo soddisfatti perché le nostre istanze sono state ascoltate e il Dott. Trequattrini si è impegnato a riportarle al Governatore Fabio Panetta. Al Governatore l’ultima parola: scegliere se sostenere in presenza il sistema bresciano o lasciare il territorio. Siamo certi che, nel frattempo, la voce del sistema Brescia continuerà a farsi sentire."

 

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