"Banda del suv verde": fermato il gruppo di donne specializzate in furti agli anziani
Quattro le donne coinvolte di età compresa tra i 29 e i 58 anni
"Banda del suv verde": fermato il gruppo di donne specializzate in furti agli anziani. L'ultimo colpo è stato messo a punto nel Bresciano.
Fermata la "Banda del suv verde"
É stata messa la parola fine all'attività della cosiddetta "Banda del suv verde", un gruppo di donne specializzate in furti ai danni degli anziani. Il tutto grazie alla sinergia tra i carabinieri di Bassano del Grappa e quelli di Brescia che hanno colto le "professioniste del furto" con addosso la refurtiva.
Come riportato da PrimaVicenza nel pomeriggio di giovedì 19 ottobre 2023, dopo un prolungato servizio di pedinamento, i militari della Compagnia Carabinieri di Bassano del Grappa, in collaborazione con i colleghi della Compagnia di Brescia, hanno arrestato per furto aggravato in concorso quattro donne tutte domiciliate nel trevigiano, di età compresa fra i 29 ed i 58 anni, già note alle forze dell'ordine. Nello specifico, l’indagine della Sezione Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile di Bassano del Grappa era stata avviata nel contesto di uno scambio info-investigativo fra i Reparti dell’Arma mirato al contrasto ai reati predatori, attribuibili ad un gruppo criminale, in prevalenza donne, solito spostarsi a bordo di un piccolo suv di colore verde, specializzato in furti in abitazioni in danno di persone anziane.
Partite dal vicentino e dirette a Brescia...per mettere a segno un altro colpo
Nel dettaglio la banda in questione era stata individuata nel vicentino e poi era stata seguita fino in Lombardia. Il 19 ottobre scorso l'auto segnalata era stata intercettata nel territorio vicentino e quindi pedinata sino a Brescia. Raggiunta una strada secondaria della periferia orientale di Brescia, la vettura si è fermata e tre delle quattro occupanti, dopo essere scese, si sono dirette all’interno di un condominio mentre la conducente restava in macchina, in attesa.
Una delle tre ha bussato alla porta di una signora 86enne, residente al primo piano e, con l’espediente consolidato dell’improvviso malessere e della necessità di un bicchiere d’acqua, è riuscita ad entrare in casa, per poi sventolare davanti al viso dell’anziana una tovaglietta colorata, al fine di limitarle il campo visivo, e permettere alle due complici di entrare furtivamente nell’abitazione, rovistare attentamente nelle camere e sottrarre tutti gli ori custoditi dall’anziana signora. Nel giro di pochissimi minuti, le tre donne sono uscite dall’abitazione con il bottino e sono ripartite facendo perdere le proprie tracce.
Nell'ultimo colpo avevano messo le mani su gioielli del valore di 20mila euro
Stavolta però al campanello dell’anziana hanno suonato anche i carabinieri e, alla vista dei militari, ha realizzato quanto accaduto scoprendo la mancanza di tutti i suoi monili, fra cui diverse paia di orecchini, un prezioso collier, un braccialetto ed una spilla con corallo incastonato, tutti in oro giallo, il cui valore si aggirava sui 20mila euro. Accertato l’avvenuto furto, nel giro di pochi minuti il suv, costantemente seguita dai militari della Compagnia di Bassano del Grappa,è stato fermato con l'aiuto dei militari di Brescia non molto distante dall’abitazione della vittima.
Dopo una perquisizione personale sulle quattro donne, sono stati ritrovati tutti i gioielli sottratti poco prima all’anziana donna e restituiti alla proprietaria. Visto il tempestivo intervento dei Carabinieri e, tenuto conto degli inequivocabili elementi indiziari acquisiti a carico delle donne fra cui il rinvenimento di tutta la refurtiva ed il riconoscimento da parte della vittima, le ladre sono state dichiarate in stato di arresto e su disposizione del Pubblico Ministero in turno presso la Procura della Repubblica di Brescia, trattenute momentaneamente presso le camere di sicurezza della Compagnia di quel capoluogo, in attesa della celebrazione del rito direttissimo di sabato 20 ottobre 2023. Il giudice del Tribunale di Brescia ha convalidato l’arresto operato dai militari vista la gravità dei fatti e la personalità delle arrestate, decidendo per tutte e quattro la misura cautelare degli arresti domiciliari da espiarsi presso le rispettive abitazioni, site nei Comuni di Treviso e Paese, nel trevigiano.