il caso

Azzano Mella, nitrati nell’acqua sul tavolo del Consiglio: respinta la mozione, protesta la minoranza

L'opposizione è preoccupata. Maggioranza, sindaco e gestore però rassicurano: "valori entro i limiti normativi"

Azzano Mella, nitrati nell’acqua sul tavolo del Consiglio: respinta la mozione, protesta la minoranza
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La questione nitrati nell'acqua di Azzano Mella sbarca in Consiglio comunale con una mozione della minoranza «Progetto futuro».

Nitrati nell'acqua: botta e risposta fra opposizione e maggioranza

Il tutto ha avuto inizio circa un paio di mesi fa, quando la minoranza guidata da Giovanna Mainetti, aveva distribuito una comunicazione alla cittadinanza, che poneva al centro della discussione la presenza di nitrati nell’acqua, promettendo agli azzanesi di far giungere il problema in Consiglio comunale, come i cittadini avranno avuto modo di leggere nel primo volantino dell’opposizione dal titolo «inquinamento con nitrati delle falde di Azzano Mella: Progetto Futuro chiederà che il Consiglio comunale si esprima su un progetto di risanamento». Nella stessa «informativa» si leggeva inoltre di un «triste primato azzanese: siamo il Comune che ha la più alta incidenza di nitrati nella provincia di Brescia con 45,6 milligrammi per litro. Il limite consentito è di 50, Azzano Mella è molto vicino. Sindaco e Amministrazione tacciono oltre a non adoperarsi per affrontare il problema».

Il mese successivo, maggio, il sindaco Matteo Ferrari ha risposto con un comunicato ufficiale sul sito web del Comune «quanto diffuso diffuso dalla minoranza alla cittadinanza, senza citarne le fonti, sono dati assolutamente inesatti riguardo alle analisi delle acque nel nostro Comune, in particolare riferendo di un falso primato che ci vedrebbe con la più alta percentuale di nitrati dell'intera provincia bresciana. Ha inoltre accusato di immobilismo l'Amministrazione e di irresponsabile silenzio il sindaco, anticipando che lo avrebbe costretto ad esprimersi su questo problema in Consiglio comunale – prosegue la missiva – Sentito il gestore Acque Bresciane ci ha riferito che il valore di nitrati del nostro Comune si è stabilizzato dal 2020, oscillando tra i 43 mg/l ed i 45 mg/l e dunque entro il limite normativo per l'uso potabile, precisando che il tenore di nitrati nelle falde azzanesi è in linea con la situazione della pianura bresciana, ove in taluni casi (non ad Azzano Mella) i valori sono nettamente superiori e comportano l'esigenza di trattare l'acqua con appositi impianti di abbattimento nitrati. II Gestore ha dunque espressamente smentito che Azzano Mella abbia il più alto tenore di nitrati della Provincia, rassicurandoci sul proprio spirito più che cautelativo, a prescindere dai limiti normativi, rispetto alla tutela della salute umana in termini di costante controllo e monitoraggio delle acque, anche da parte di Ats Brescia, e sull'impegno, quale specifica propria responsabilità, a dotarsi di appositi sistemi di trattamento in caso di ulteriore incremento dei valori». Nella conclusione del comunicato il primo cittadino Ferrari ha invitato l'opposizione «a una maggior attenzione ed informazione e ciò nel rispetto innanzitutto della cittadinanza a cui si rivolgono, soprattutto quando si parla del tema salute. Argomenti così importanti e sensibili dovrebbero essere trattati con competenza e mai strumentalizzati per una gratuita critica politica».

La questione approda in Consiglio: respinta la mozione, protesta la minoranza

La minoranza ha però proseguito la sua battaglia. «La risposta del sindaco non ha di fatto smentito i nostri dati, né offerto soluzioni, e abbiamo portato la questione davanti al Consiglio», presentando così una mozione per sollecitare «strategie e soluzioni alla problematica della presenza di nitrati nell’acqua comunale» discussa martedì sera della scorsa settimana. «Abbiamo illustrato i contenuti della nostra proposta, quale offerta di collaborazione per la soluzione di un problema condiviso, nell'ottica della tutela della salute pubblica – ha spiegato la capogruppo Mainetti – I dati della presenza di nitrati dell'acqua potabile di Azzano sono incontrovertibili e risultano dalle misurazioni fatte da Ats e relative al 2022 e danno conto di una presenza media di nitrati pari a 45 mg/l, con punte anche di 48 mg/l. Il fatto che non si sia ancora raggiunto il limite di legge di 50 mg/l non deve essere motivo di tranquillità, ma stimolo ad intervenire prima che sia tardi».

La mozione è stata respinta dalla maggioranza e il sindaco ha espresso il suo parere contrario seguendo le stesse argomentazioni contenute nel comunicato ufficiale del Comune. Scontenta l’opposizione.
«Come capogruppo di opposizione sono rimasta delusa da come sono andate le cose: il problema sussiste e nascondersi dietro il mero dato formale che il limite di legge non sia ancora stato raggiunto significa volerlo ignorare - ha concluso Maintetti - La nostra proposta non voleva andare in contrapposizione con la maggioranza, ma al contrario offrire una collaborazione per l'individuazione di possibili interventi, che andassero  anche oltre ad una soluzione immediata e fornissero una progettualità per il futuro. Continueremo a tenere monitorata la situazione, approfondendo ulteriormente la questione e, se sarà necessario, presenteremo altre proposte, nella speranza che si possa trovare una soluzione alla questione».

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