Sanità

Asst Garda presenta il progetto pilota di teleconsulenza per gli anziani fragili

Dedicato ospiti delle Rsa del distretto Bassa Bresciana Centrale ha l'obiettivo di ridurre gli accessi al Pronto Soccorso e garantire una maggiore efficacia della cura

Asst Garda presenta il progetto pilota di teleconsulenza per gli anziani fragili

È stato presentato ieri, venerdì 10 ottobre, il progetto pilota di teleconsulenza dedicato agli anziani fragili ospiti delle Rsa (Residenze Sanitarie Assistenziali) del Distretto Bassa Bresciana Centrale, promosso da Asst Garda. Un’iniziativa che punta a ridurre gli accessi impropri al Pronto Soccorso, migliorare la qualità dell’assistenza e garantire cure più vicine ai luoghi di vita degli anziani.

Un modello di cura “a distanza”, ma vicino al paziente

Avviato a giugno e concluso a settembre, il progetto ha coinvolto sei strutture del territorio, tra cui la Fondazione Giroldi Forcella Ugoni e l’Istituto Cremonesini di Pontevico. Grazie alla teleconsulenza, i medici delle Rsa possono contattare in tempo reale gli specialisti ospedalieri attraverso la Centrale Operativa Territoriale, ricevendo indicazioni cliniche e terapeutiche senza trasferire l’anziano in ospedale.

“Il nostro obiettivo è ridurre i ricoveri impropri e mantenere l’anziano nel suo ambiente familiare, evitando stress e complicazioni”, ha dichiarato Roberta Chiesa, Direttore Generale di Asst Garda. La dottoressa Anna Bussi, direttore dell’Unità Operativa di Medicina dell’Ospedale di Manerbio, ha aggiunto come il teleconsulto “consentirà di intervenire rapidamente, migliorando la gestione dei pazienti cronici e alleggerendo i Pronto Soccorso”

Risultati incoraggianti e impatto positivo

Durante la fase pilota sono stati effettuati sette teleconsulti: nella maggior parte dei casi, i pazienti sono stati gestiti direttamente in Rsa, evitando il ricovero. “Non contano i numeri ma le persone – ha sottolineato Rossella Goglioni, direttrice del distretto – Ogni teleconsulto rappresenta una storia in cui l’anziano ha potuto essere curato nel proprio ambiente, in sicurezza”.

Le testimonianze delle strutture coinvolte, poi, confermano l’efficacia del servizio in quanto “un supporto rapido e intuitivo, che riduce i disagi e semplifica il lavoro del personale”, hanno commentato i medici Luca Tagazzini e Lisa Martini.

Un territorio attivo e collaborativo

Grande soddisfazione anche dall’Assemblea dei Sindaci: “La nostra Bassa è un laboratorio di sperimentazione attento ai bisogni dei cittadini”, ha dichiarato la presidente Carlotta Bragadina, ribadendo la necessità di una sanità “che vada verso il cittadino”.

Secondo Raffaella Costa di Ats Brescia, “il progetto risponde a un’esigenza concreta e segna un passo importante verso una sanità territoriale più moderna e integrata”.

Verso la seconda fase

Alla luce dei risultati positivi, Asst Garda è pronta ad avviare la seconda fase che comprende l’estensione del servizio a tutte le Rsa del distretto, il coinvolgimento di nuovi specialisti, come nefrologi e chirurghi e l’espansione del modello agli altri distretti dell’azienda sanitaria

“Vogliamo costruire una rete territoriale sempre più efficace e umana – ha concluso la dottoressa Boglioni – Un modello di sanità che usa la tecnologia per restare vicino alle persone, non per allontanarle”.

Il progetto di teleconsulenza di Asst Garda rappresenta un esempio concreto di innovazione nella cura degli anziani fragili, unendo tecnologia, competenza e collaborazione tra ospedali e territorio. Un modello che guarda al futuro, con l’obiettivo di rendere la sanità più sostenibile, accessibile e centrata sulla persona.