ci sono miglioramenti

Asst Franciacorta: il punto della situazione e le novità sui tamponi

La fase critica sembra fortunatamente superata e le strutture di Chiari, Iseo e Orzinuovi funzionano, ognuna con il suo compito.

Asst Franciacorta: il punto della situazione e le novità sui tamponi
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di Federica Gisonna (nella foto la sede amministrativa dell'Asst Franciacorta, in viale Mellini)

La situazione è in miglioramento. I presidi di competenza dell'Asst Franciacorta funzionano e diminuisce anche il numero di ricoverati per Covid.

Il punto dell'Asst Franciacorta

A fare il punto sulla situazione, mercoledì mattina, è stato il direttore generale dell’Asst Franciacorta, Mauro Borelli.
«Non bisogna abbassare la guardia, ma stiamo procedendo per uscire dal tunnel - ha spiegato Borelli - Per quanto riguarda i pazienti ricoverati a Chiari e positivi al Covid, il 70% arriva dal Milanese e dalle zone limitrofe. Del resto, il Bresciano era stato maggiormente colpito a marzo. In terapia intensiva, invece, ci sono una decina di persone. In reparto sono ricoverate 83 contagiati».

Il direttore generale, però, ha avanzato delle richieste per offrire un servizio ancor migliore.
«Ho chiesto che vengano liberati quattro posti di terapia intensiva così da avere nuovamente e completamente funzionante anche la chirurgia». Infatti, in quest’occasione, l’organizzazione è stata ben diversa. La struttura di Chiari è stata dedicata al Covid, a Orzinuovi sono stati creati dei «posti di sollievo» per coloro che sono ancora positivi e non possono tornare a casa, mentre la struttura di Iseo è stata lasciata completamente Covid free.

«La decisione presa è stata portata avanti - ha spiegato Borelli - Iseo pulito e a pieno regime. La struttura, così, è stata in grado di sopperire alle esigenze della Medicina di Chiari. E’ stata una scelta funzionale e funzionante».
La situazione generale, comunque, sembra essere in netto miglioramento, ma è soprattutto uno il messaggio che deve passare: l’Asst Franciacorta ha continuato a lavorare e gli ambulatori sono perfettamente funzionanti.
«Nel giro di quindici giorni le cose dovrebbero ulteriormente migliorare - ha concluso Borelli - Fortunatamente anche l’indice Rt sta calando. Vorrei ribadire che gli ambulatori sono aperti e che svolgono tutte le loro mansioni. Basta solo presentarsi con la mascherina e seguire tutte le regole in atto (e ormai ben note) per la convivenza con il virus».
Questo infatti era stato uno dei principali obiettivi dell’Asst Franciacorta nella seconda ondata Covid. Durante la prima si è ritrovata, come tutti, travolta. Medici, dirigenti, operatori e tutti i lavoratori nel settore si sono fatti in quattro per fronteggiare la pandemia, ma anche per fare in modo che non si vivesse mai più quanto accaduto a marzo. Così, in questi «mesi di ritorno», la struttura si è fatta sicuramente trovare pronta e ha fatto in modo che non si dovesse rinunciare a tutti i servizi e alla piena funzionalità dei reparti perché il Coronavirus, comunque, non cancella le altre patologie.

L'ambulatorio territoriale infermieristico

«Possiamo affermare che, in Franciacorta, l’esperienza Covid di questa primavera non è stata vana», sono queste le parole del direttore sanitario dell’Asst Franciacorta, Giuseppe Solazzi.  Infatti, è ormai noto che è nato un servizio dei cittadini più fragili: un ambulatorio territoriale infermieristico che rappresenta una delle prime esperienze a livello regionale. Questo si trova a Chiari, in piazza Martiri della Libertà, 25 (al primo piano).

«Abbiamo ancora ben presente l’affannosa ricerca di chi si trovava a casa affetto da Covid o con sintomi similinfluenzali per ottenere un supporto informativo dal personale sanitario - ha spiegato Solazzi - Oppure ancora le difficoltà a trasportare in ospedale persone fragili, sospette Covid, per effettuare lastre od ecografie che dessero un responso sicuro sulla malattia».
E’ sulla scorta di tali esperienze che la direzione sociosanitaria dell’Asst Franciacorta ha cominciato per tempo a pensare di mettere in campo un’iniziativa che scongiurasse il ripetersi di tali situazioni.
Alle tantissime domande hanno risposto Solazzi e anche la dottoressa Alessandra Ramera, responsabile dell’ambulatorio.

Servizio accoglienza
Il primo servizio è quello dell’accoglienza. Tutti i giorni dal lunedì al sabato, dalle 8 alle 20 c’è un operatore sanitario che fornisce informazioni telefoniche di carattere sanitario, non solo per Covid, ma anche per orientare i cittadini rispetto ai diversi servizi della rete socio-sanitaria. Si può telefonare al numero 030.7103050 o mandare una mail all’ indirizzo adi.chiari@asst-franciacorta.it.

Per coloro che intendono presentarsi di persona, l’ambulatorio è aperto dal lunedì al sabato dalle 9 alle 18 previo appuntamento da richiedere al numero telefonico o all’indirizzo mail sopra indicati.
Pertanto, non si ripeterà più la situazione di questa primavera quando, in piena pandemia, è mancato un servizio di orientamento per i cittadini in difficoltà.
In maniera specifica per il contrasto al Covid, l’ambulatorio Infermieristico mette in campo alcune importanti iniziative, in grado di supportare le persone più fragili, evitando loro di recarsi in ospedale.

Servizio a domicilio
In questo caso i referenti dell’ambulatorio sono: medici di medicina generale (MMG) e pediatri di libera scelta (PLS). Il medico può chiedere all’ambulatorio (al numero di telefono 030.7103050 o all’indirizzo mail adi.chiari@asst-franciacorta.it) che direttamente al domicilio del proprio assistito vengano eseguite alcune prestazioni. Queste sono la radiografia toracica, ecografia polmonare (grazie ai medici Usca messi a disposizione da Ats) e elettrocardiogramma.
L’accesso a queste prestazioni è riservato alle persone più deboli: pazienti fragili con sintomatologia Covid che non possono essere trasportati, pazienti in isolamento, persone immunodepresse, persone affette da gravi patologie cognitive comportamentali.

Rsa (Case di riposo)
Il medico della Rsa può chiedere all’ambulatorio infermieristico le stesse prestazioni per gli ospiti della propria struttura che abbiano le caratteristiche di fragilità sopra illustrate.
Comunità Sociosanitarie
Anche gli ospiti di queste strutture, su richiesta del proprio medico di medicina generale, possono beneficiare delle prestazioni coordinate dall’ambulatorio infermieristico territoriale.

Il post pandemia
Cosa succederà quando la pandemia sarà passata?
«Quando l’emergenza Covid sarà solo un brutto ricordo, l’ambulatorio non cesserà di fornire le proprie prestazioni, ma, anche grazie all’arrivo degli infermieri di famiglia promessi dal Governo garantirà diverse prestazioni infermieristiche ambulatoriali, oltre all’incremento dell’assistenza domiciliare che, a causa di una visione ospedalocentrica, finora è stata carente e della quale si è drammaticamente sentita la mancanza proprio in occasione della pandemia - hanno spiegato - L’ambulatorio manterrà gli attuali ampi orari di apertura e, in stretto raccordo con il MMG/PLS, si occuperà di assistere in loco od al proprio domicilio le persone che necessitano di assistenza infermieristica per medicazioni, terapie farmacologiche con addestramento dei famigliari per quelle più delicate, lavaggio accessi venosi centrali, gestione cateteri vescicali, bendaggi compressivi, educazione sanitaria e altro ancora».
A tale riguardo, l’ambulatorio è già dotato di un’eccellente piattaforma telematica che consente sin d’ora a medici ed infermieri di effettuare le attività di teleconsulto, televisita e triage telefonico collegandosi e vedendo tramite computer, tablet o smartphone il paziente. Inoltre, è in fase di attivazione una sperimentazione con i medici dell’ospedale, in primis i cardiologi, per offrire alle Rsa un supporto specialistico agli ospiti, senza necessità di trasportarli presso le strutture ospedaliere.

Se arriveranno tutti i 42 infermieri di famiglia previsti, nel prossimo futuro, l’Ambulatorio sarà replicato anche presso le strutture territoriali di Orzinuovi, Iseo e Palazzolo, quest’ultimo già destinato a diventare sede del Presst.
«In conclusione, possiamo dire che la Rete Territoriale di Asst Franciacorta, pur senza sostanziose donazioni e sovvenzioni dall’esterno, sta mettendo in campo importanti iniziative per dare concretezza alla medicina territoriale della quale molti parlano, ma che spesso resta ancora confinata a livello di buone intenzioni», ha ribadito soddisfatta la dottoressa Maria Borsari, responsabile dell’Assistenza domiciliare.

Le degenze di sorveglianza - Orzinuovi
Un altro servizio che sta curando la direzione sociosanitaria e che impatta sul territorio sono le degenze di sorveglianza. Si tratta di un reparto aperto a fine ottobre ad Orzinuovi, dotato di 20 posti letto, nel quale sono ospitati pazienti dimessi dagli ospedali e che risultano asintomatici o affetti da lievi sintomi. Queste persone dovrebbero passare il periodo di isolamento a casa, ma non possono farlo per ragioni logistiche o sociali.

Il reparto, come afferma la dottoressa Nicoletta Marcianò, che ne ha curato l’attivazione e ne segue l’andamento, è stato allestito in breve tempo e nel giro di pochi giorni si è riempito. «Sono accolti pazienti che provengono sia dalla Provincia di Brescia che dalle altre provincie lombarde maggiormente colpite dal virus - ha evidenziato Marcianò - Essi restano in loco fino a quando diventano negativi. Sono assistiti 24 ore al giorno da un infermiere e da un operatore sociosanitario e, durante il giorno, da due medici che si avvicendano. Oltre al monitoraggio clinico dei parametri previsti dal Ministero della Salute, Asst garantisce pasti, biancheria e pulizia dei locali. E’ un servizio che risulta gradito agli utenti ed apprezzato da Regione Lombardia».  Come si diceva, in Franciacorta l’esperienza passata non è stata vana.

Tamponi

L’ambulatorio territoriale gestisce anche i tamponi in auto («drive through»). I nuovi orari sono in vigore da lunedì (30 novembre). La postazione di Chiari, inoltre, sarà attiva anche nei giorni festivi: 8 dicembre, 26 dicembre e 6 gennaio 2021. Ci sono però delle regole. Dalle 8 alle 9, l’accesso è solo per personale scolastico e studenti. Dalle 9 alle 14, invece, solo su prenotazione.

Gli sportelli, perfettamente funzionanti, sono a Chiari (in via Vecchia per Castelcovati, nella zona camper nei pressi del cimiero) ed Iseo (zona parcheggio Sassabanek, su via per Rovato) con orari che risultano essere i più ampi a livello provinciale. Infatti, gli sportelli sono aperti dalle 8.30 alle 17.30 dal lunedì al venerdì ed il sabato dalle 8 alle 14.
«Questo arco temporale risulta molto comodo ai cittadini che, praticamente, non devono fare code», ha spiegato la direzione sociosanitaria. Attenzione: nelle tabelle è facilmente comprensibile come si accede (e con quali documentazioni) nei determinati giorni. Si invitano dunque i cittadini a verificare le modalità di accesso prima di recarsi in loco.

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