Asola. Picchia la moglie, marito finisce in Tribunale

Asola. Picchia la moglie, marito finisce in Tribunale
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Nuovo caso di violenza di genere. La vittima, neanche a dirlo, è una donna, una ex moglie che subiva le frustrazioni del marito sul suo corpo. Stando alle accuse che pesano sull'ex marito, il trattamento che riservava alla ex consorte non riguardava soltanto vessazioni e umiliazioni di ogni genere, parole di disprezzo e minacce di morte. C'era anche la violenza fisica. Addirittura in un’occasione le aveva provocato, a forza di pugni sulla schiena, la frattura di tre vertebre. L'uomo violento, E.V., è un 46enne di Asola che è finito davanti al tribunale di Mantova per rispondere di maltrattamenti in famiglia, lesioni e minacce (tra le accuse c’era anche l’ingiuria, ma il reato è stato di recente depenalizzato). Davanti al giudice hanno deposto i carabinieri intervenuti in uno dei casi di aggressione. L’udienza è stata rinviata al 16 settembre. Da quanto raccontato ai carabinieri dalla donna – che cinque anni fa s’è trasferita a Roma dove ha avuto dal nuovo compagno quattro figli – l’uomo la picchiava abitualmente. Le dava calci e pugni in tutto il corpo. E in alcuni casi le lesioni erano state refertate in ospedale. A partire dal 5 dicembre 2009, quando era stata dimessa dal pronto soccorso con un dolore al collo e un ematoma a un polpaccio, giudicato guaribile in tre settimane. Altra visita al pronto soccorso il 28 dicembre dell’anno dopo per un trauma cranico. Il 13 febbraio del 2010 le lesioni più gravi: un medico l’aveva ritenuta guaribile in trenta giorni dopo averle riscontrato la frattura di due vertebre dorsali e una lombare.


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