Asola, chiesa gremita per la veglia della pace

Asola, chiesa gremita per la veglia della pace

Chiesa parrocchiale gremita. È stata alta la partecipazione dei cittadini alla veglia per la pace organizzata dalla parrocchia e dal Comune di Asola. Primi banchi occupati dai ragazzi che hanno animato la serata. Tra di loro anche qualche richiedente asilo ospitato nella cittadina dell’alto mantovano. Poi, defilata, l’amministrazione comunale. Il sindaco Raffaele Favalli e il vicesindaco Giorgio Grandi erano seduti tra i banchi. Non poteva mancare il parroco Luigi Ballarini, che ha coordinato la serata e si è mosso da un angolo all’altro della chiesa. Sullo schermo canzoni come «Imagine» di John Lennon e poi una serie di immagini che hanno fatto pensare alle guerre e al terrorismo presenti in varie parti del mondo. Una veglia di pace davvero partecipata e il titolo della serata è stato un pensiero di Papa Francesco: «Costruiamo ponti e non muri».

Ed è stato proprio un breve discorso del Pontefice ad essere letto di fronte ai presenti. Estrapolato una parte del discorso della veglia di preghiera con i giovani, pronunciato al Campus di Cracovia durante la Giornata mondiale della gioventù. «Sapete qual è il primo ponte da costruire? Un ponte che possiamo realizzare qui e ora: stringerci la mano, darci la mano. Fate questo ponte umano, datevi la mano, tutti voi: è il ponte primordiale, è il ponte umano, è il primo, è il modello». Infine la serata si è conclusa con l’invocazione per la pace di Papa Francesco, che il santo padre aveva letto nell’incontro con il Presidente dello Stato di Israele Shimon Peres e il Presidente palestinese Mahmoud Abbas dell’8 giugno 2014. «E che dal cuore di ogni uomo siano bandite queste parole: divisione, odio, guerra», c’è scritto nell’invocazione.

Valerio Morabito