Asilo e Rsa sono nei pensieri del Gruppo Alpini
Due sedie a rotelle, una per la casa di riposo di Pralboino ed una per quella di Seniga, due scansie per la scuola dell’infanzia di Milzano: quest’anno il Natale è arrivato in anticipo grazie alla generosità delle Penne nere, sempre vicine ai bisogni del territorio
Le Penne Nere non deludono mai: giusto prima di Natale si sono prodigate per portare i loro doni a Pralboino, Seniga e Milzano.
Una tradizione di solidarietà
Come ogni anno il Gruppo Alpini sezione di Pralboino, Seniga e Milzano, guidati da Carlo Bertoni, ha fatto un dono prezioso alle loro comunità: una sedia a rotelle per l’Rsa di Pralboino ed una per quella di Seniga e due scansie per il nuovo asilo di Milzano. Sabato mattina i nostri si sono recati a portare i doni di persona, prima tappa Pralboino dove il sindaco Riccardo Romagnoli, il suo vice Michele Federici e il direttore della struttura Domenico Filippini hanno accolto il dono di buon grado.
"E’ stato un 2024 importante nonostante le difficoltà - ha esordito Filippini - abbiamo dato un nuovo aspetto alla nostra struttura, abbiamo rinforzato la parte energetica, abbiamo fatto l’antisismico, il tutto nell’arco di un anno. Grazie per la vostra donazione: questa carrozzina non è solo molto gradita, ma molto utile per il trasporto degli ospiti quando dobbiamo andare in ospedale per delle visite, questi sono strumenti indispensabili".
Il sindaco ha ricordato i 40 anni del monumento dedicato alle Penne Nere che riporta alla memoria i pralboinesi caduti nella Prima e seconda guerra mondiale.
"Oggi gli Alpini ci fanno ritornare coi piedi per terra - ha sottolineato il sindaco Romagnoli - ci ricordano di essere sempre generosi e umili: ce lo hanno insegnato nella storia gli Alpini che fanno sempre un passo dopo l’altro nella concretezza e per riportare i valori che oggi purtroppo non vengono molto seguiti dai giovani. Non viene più visto il “silenzio” nel fare le cose, però questo non vuol dire non andare avanti, essere sempre fermi nel dono dell’amicizia e dell’onestà come hanno sempre fatto le Penne Nere: vi ringrazio a nome della comunità per il vostro spirito umile in una giornata dove si celebrano dei valori grandi e questo ci ricorda che ci sono anche gli anziani e le persone in difficoltà che vanno sostenute e aiutate, grazie di tutto".
Il Monumento agli Alpini è stato eretto nel 1984 e ritrae un alpino che aiuta un ragazzo in difficoltà: l’estrema sintesi del loro valore e della loro missione, tendere una mano.
"Noi come Alpini, per fortuna di guerre non ne abbiamo fatte, però cerchiamo di renderci utili il più possibile per chi ha bisogno - hanno sottolineato l’Alpino Antonio Ingardi - le nostre iniziative sono volte sia verso realtà territoriali come questa, sia verso il nostro monumento vivente che è la scuola Nikolajewka alla quale cerchiamo di dare un aiuto con le nostre raccolte fondi".
La Nikolajewka, fondata proprio nel 1984, è detta monumento vivente perché tutti gli Alpini si prodigano per aiutarla, ospita persone con gravi disabilità che necessitano di continua assistenza, per questo sono importanti anzi fondamentali le donazioni che si riescono a fare.
Seconda tappa a Seniga dove le Penne Nere son state accolte dal presidente dell’Rsa Gianni Filiberti, direttore amministrativo Silvia Pozzi e dal sindaco Elena Ferrari.
"Vi ringraziamo di cuore, ci siete sempre stati accanto, anche negli anni difficili del Covid, ogni anno vi ricordate di noi - ha esordito Pozzi - il nostro è un grazie immenso, siete un orgoglio sempre".
"Speriamo che il vostro spirito sopravviva nelle nuove generazioni - ha sottolineato il primo cittadino - questa dimostrazione di aiuto spassionato senza chiedere nulla in cambio è un valore importante sopratutto per i nostri giovani: la società di adesso non è impostata su queste basi".
Sabato è stata una giornata importante per le Penne Nere perché dopo aver consegnato le carrozzine, le scansie all’asilo di Milzano erano state consegnate e montate nei giorni precedenti, la sera si sono di nuovo ritrovati per la solenne benedizione impartita dal parroco don Giancarlo Zavaglio al Monumento edificato in onore del corpo nel 1984 a Pralboino, a memoria del loro valore, sui campi di battaglia e nella vita di tutti i giorni.