Arriva al Museo della città la mostra sul Cimitero di Chiari
L’inaugurazione è prevista per sabato prossimo alle 17. L’esposizione curata da Silvia Vezzoli che proprio sulla struttura scrisse la sua tesi.
E' in arrivo la mostra dedicata al grande patrimonio storico e artistico rappresentato dal Cimitero Monumentale di Chiari. L'appuntamento è al Museo della città.
Arriva al Museo della città la mostra sul Cimitero di Chiari
Infatti, sabato 12 febbraio (alle 17) al Museo della Città di Chiari si terrà l'inaugurazione della mostra Il cimitero di Chiari. Percorso storico artistico attraverso i documenti d’archivio, curata da Silvia Vezzoli in collaborazione con il Gruppo Clio, la Proloco di Chiari e con il patrocinio del Comune di Chiari.
L'esposizione , poi visitabile il 13, 14, 15, 19 e 20 febbraio (sempre dalle 10 alle 12), si articola in due sezioni: la prima è dedicata alle vicende progettuali e costruttive a partire dagli inizi dell’Ottocento e nella seconda sono presenti i disegni e studi per la realizzazione di opere d’arte funeraria.
In mostra ci saranno alcuni degli innumerevoli documenti custoditi dall’archivio storico comunale che testimoniano le vicende relative allo sviluppo architettonico e monumentale del cimitero di Chiari: documenti che Silvia Vezzoli ha utilizzato per la redazione della propria tesi di Laurea Magistrale in Discipline artistiche, confluita poi nel volumetto intitolato Il cimitero di Chiari. Percorso storico artistico attraverso i documenti d’archivio (pubblicato da Clarense Edizioni).
Non solo. L'inaugurazione (prenotazione obbligatoria sul sito della Pro Loco) sarà anche l'occasione per presentare il libro stesso: una guida documentata, agile e accattivante, i cui proventi saranno interamente destinati agli interventi di restauro della Chiesa della Beata Vergine di Caravaggio.
Eventi a corollario
Inoltre, a corollario della mostra, negli stessi giorni di apertura verranno organizzate delle visite guidate al Cimitero stesso su due turni nel pomeriggio (1° turno ore 15.00, 2° turno ore 17.30; anche in questo caso bisognerà prenotarsi). Insomma, l'esposizione vuole essere l’occasione per riaffermare il ruolo degli archivi quali custodi della memoria, giacimenti immensi e spesso sconosciuti di documenti, patrimonio culturale straordinario per ricostruire la storia del territorio, della comunità e dei suoi individui.