Arrestato latitante romeno, era ricercato per diversi furti in abitazione

Il 31enne era nascosto a Darfo Boario Terme, dove conviveva con una connazionale

Arrestato latitante romeno, era ricercato per diversi furti in abitazione
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Arrestato residente rumeno di Darfo Boario Terme, l'uomo era ricercato in Romania per furti commessi in abitazione, era fuggito trasferendosi a Darfo Boario Terme.

Ricercato in Romania

Era ricercato da diversi anni dalla Romania in quanto destinatario di una condanna a tre anni e due mesi di reclusione per una serie di furti in abitazione e in attività commerciali commessi nel suo paese di origine. Il pregiudicato 31enne aveva ben pensato di darsela a gambe e si era trasferito a Darfo Boario Terme, ove conviveva con una sua connazionale. Aveva trovato un
lavoro e conduceva una vita apparentemente irreprensibile, con una falsa identità, con tanto di nome e cognome diversi da quelli reali.

Rintracciato dai carabinieri

I Carabinieri della Stazione di Darfo Boario Terme, da alcuni giorni stavano conducendo una serie di approfondimenti sul suo conto, in seguito ad una lite che il romeno aveva avuto con la compagna. I militari lo stavano cercando per capire i motivi della discussione e il 31enne, chiaramente cosciente della sua condizione di ricercato, aveva ben pensato di abbandonare casa e portare via i suoi vestiti. Gli agenti però, avevano già contattato Interpol ricevendo la conferma che poteva trattarsi proprio del ricercato. Hanno quindi immediatamente sottoposto a controllo una serie di locali pubblici e abitazioni da lui frequentati negli scorsi mesi, e ieri mattina è scattato l’intervento in un appartamento di Via Manzoni a Darfo.

L'arresto

Lo straniero aveva cercato rifugio a casa di una connazionale, quando però i militari hanno bussato alla porta di casa ha risposto una signora, la quale ha riferito che all’interno non c’era nessuno. Ciononostante è stata eseguita una perquisizione, e il latitante è stato trovato rannicchiato all’interno di un mobile della cucina. L'uomo è stato quindi accompagnato presso gli uffici del Comando di Via Dassa a Breno, e il riscontro delle impronte digitali ha confermato che si trattava proprio del soggetto sul quale pendeva il mandato di arresto europeo. In attesa della procedura di estradizione, per lui si sono aperte le porte del carcere di Canton Mombello.

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