Tentato omicidio

Armò il nipote per uccidere il rivale in amore, chiesti i domiciliari in Puglia

Il nipote si trova in comunità a Lonato e non ha alcun contatto con lo zio da parecchi mesi.

Armò il nipote per uccidere il rivale in amore, chiesti i domiciliari in Puglia
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Armò il nipote per uccidere il rivale in amore, l’avvocato di Di Sanzo chiede i domiciliari in Puglia.

Le colpe

Aveva armato il nipote affinché si vendicasse per lui. Accusato di tentato omicidio aggravato – dalla premeditazione e dall’induzione di minore alla commissione di delitto – ricettazione, detenzione illegale di arma da fuoco ora il suo avvocato ha chiesto che venga trasferito agli arresti domiciliari.

Il perché della richiesta

La richiesta, depositata al giudice per le indagini preliminari, punta a sostituire l’attuale misura della custodia cautelare in carcere con quella degli arresti domiciliari, anche con l’eventuale imposizione del braccialetto elettronico, nell’abitazione di proprietà dei genitori di Antonio Di Sanzo, ovvero a Massafra, in provincia di Taranto. La richiesta dell’avvocato è legata al fatto che

«Di Sanzo si trova in carcere da sette mesi, è incensurato e non è stata accertata una sua abilità nel commettere reati». Del resto, ha messo in evidenza il legale, «la situazione di concreto e attuale pericolo non può desumersi esclusivamente dalla gravità del titolo di reato per cui si procede».

Tra l’altro il nipote si trova in comunità a Lonato e non ha alcun contatto con lo zio da parecchi mesi.

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