APOTEOSI DEL GUSTO: lo chef e l'importatore dell'happy hour

APOTEOSI DEL GUSTO: 
lo chef e l'importatore dell'happy hour
Pubblicato:
Aggiornato:

Il terno vincente: la tradizione monteclarense a braccetto con il gusto mediterraneo e condita con il sapore partenopeo

La tradizione monteclarense a braccetto con il gusto mediterraneo e condita con il sapore partenopeo. E’ il terno vincente che porta nell’Olimpo del gusto «La trattoria da Nicola e Salvatore». Ma a fare la differenza sono proprio il cuoco Salvatore Machiella, 34 anni, napoletano di nascita ma bresciano d’adozione, e Nicola Taetti, 44 anni, monteclarense doc.

Il «maestro della cucina» e il «maestro di sala» si sono sono conosciuti a Ponte San Marco e, quasi due anni fa, hanno coronato il loro sogno: aprire l’amata trattoria. «Sin da bambino volevo fare il cuoco - racconta Machiella - e così, dopo aver assaporato la cucina della nonna in tutte le sue sfaccettature, mi sono iscritto alla scuola alberghiera a Napoli.

Poi dieci anni fa sono arrivato nel bresciano e da due anni sono a Montichiari. Il resto è cronaca». Nei suoi piatti c’è il gusto dell’infanzia arricchita con i racconti delle nonne monteclarensi che gli hanno permesso di fare la differenza. E di creare un connubio che va oltre il gusto e abbraccia storia e sapori. Ecco allora che il sodalizio si concretizza nei tortelloni con carciofi e burrata, impreziositi da gamberi e polvere di liquirizia. «Il mio sogno si è realizzato - regala un ampio sorriso -, speriamo di continuare su questa strada raccogliendo la soddisfazione dei commensali». Se Machiella è il mago dei fornelli, Taetti è quello della sala, un saltimbanco che conquista con la sua simpatia che dosa con grande maestria fra una portata e un calice di vino.

«Ho sempre amato la buona cucina, ma anche stare in mezzo alla gente - ammette -. Così, dopo la scuola alberghiera di Desenzano sul Garda, mi sono dedicato anima e corpo all’arte culinaria, un’arte elevata che mi piace far sposare con la cultura». Tant’è che Taetti fu il primo a portare a Montichiari l’happy hour e i bar abbinati a spettacoli, vernissage, momenti di scrittura e lettura oltre che di ascolto di musica. «Questo è un terreno molto fertile e aperto alle novità - sottolinea Nicola Taetti -, ma a noi piace rimanere anche ancorati ai sapori di un tempo. Ecco allora che, facendo rivivere la tradizione del mercato del venerdì, serviamo il “Bertagnin”: il merluzzo fritto arricchito con salsa di pomodoro, olive e capperi servito con la polenta».

Una rivisitazione che stuzzica il palato facendo sposare le ricette locali con quelle mediterranee creando un gusto che i numerosi avventori dimostrano di gradire molto. E chissà che questo non sia il preludio per realizzare il sogno di Taetti: un albergo dove la tradizione e l’arte culinaria possano andare a nozze e avere sempre più testimoni per questo miracolo della tavola. 


Seguici sui nostri canali