Antiga Taverna, tante le incertezze ma la qualità rimane altissima

di Marika Marenghi

L’inizio non è stato dei più rosei, soprattutto per quei locali, come l’Antiga Taverna di Bedizzole, abituati a destreggiarsi in tre turni di clienti solo per la pausa pranzo. Da centinaia di clienti a meno di 20, è una scena che preoccupa e fa paura ai molti ristoratori che questo lunedì avevano deciso di cogliere al volo l’opportunità di riaprire.

Una fase due che preoccupa

"Rispetto al nostro target - commenta Giorgio Scalvini titolare della trattoria bedizzolese - nel quale servivamo in un solo pranzo centinaia di lavoratori, la desolazione è tanta, così come la preoccupazione di non farcela".

Paura ma anche entusiasmo

La paura c’è, ma l’entusiasmo di ritornare alla normalità vince c’è da dire che la qualità da Giorgio è rimasta immutata. E questo comporta un costo. "Abbiamo mantenuto i nostri piatti principe, come la gran catalana e tutte le varietà di cruditè di mare che essendo freschissimo, ha una qualità altissima e un costo. Costi che purtroppo, con questi numeri, mi è impossibile coprire. Se si considerano le spese per le utenze, il personale, la merce, tenere in piedi un’attività con questi perdite è un rischio altissimo ma ci stiamo rimboccando le maniche".

Un vero paradiso ittico

Un ristorantino ricercato, che se di giorno copriva decine e decine di coperti su diversi turni, la sera era meta ideale per gli amanti del pesce accompagnato da una ricca cantina di vini. Ma in questa fase è tutta un’altra storia. "Confidiamo che sia solo un risveglio brusco - continua Giorgio - che tutto torni, anche se lentamente, alla normalità con i suoi ritmi e le abitudini.  Noi continuiamo a offrire il massimo, sia in termini di qualità sia di sicurezza per il cliente"(...)L'articolo completo in edicola con Montichiariweek o Gardaweek o in edizione digitale sfogliabile