Angelo Scaroni: si chiude l'inchiesta di corruzione con patteggiamenti

All'udienza preliminare davanti al gip Alessandra Sabatucci la vicenda si è chiusa con il patteggiamento con pene tra i tre e i quattro anni di reclusione.

Angelo Scaroni: si chiude l'inchiesta di corruzione con patteggiamenti
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Patteggiamenti: ecco come si chiude l'inchiesta sul business dei migranti per Angelo Scaroni, l'imprenditore monteclarense di 48 anni, Paolo Stranera, maresciallo della Finanza, e Luciano Fezzardi, di 57 anni di Fiesse ma residente ad Asola, in provincia di Mantova. Per i tre, che erano finiti in carcere lo scorso settembre, erano stati accusati di corruzione. Ieri nell'udienza preliminare davanti al gip Alessandra Sabatucci la vicenda si è chiusa con una giustizia lampo: il patteggiamento con pene tra i tre e i quattro anni di reclusione.

La ricostruzione dei fatti

Angelo Scaroni avrebbe chiesto a Fezzardi di cercare una persona fidata nell'ambito della finanza per avere informazioni su come stava procedendo l'inchiesta sui migranti. Si trova così il nome di Stranera che avrebbe deciso di dare le informazioni richieste in cambio di denaro. L'imprenditore monteclarense era però sorvegliato 24 ore su 24 e i militari delle Fiamme Gialle si presentano il giorno e l'ora dell'incontro prefissato per lo scambio, una pasticceria di viale Italia, entrando in azione. Oltre alle intercettazioni e ai titoli di credito, vengono trovati anche 850 euro e tre assegni da 2mila euro non firmati. Tutto ciò aveva fatto scattare le manette ai polsi.

Angelo Scaroni

Già lo scorso anno, alla fine di ottobre 2017, i Carabinieri della Stazione di Carpenedolo, a conclusione di una complessa attività d’indagine, avevano dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari – emessa dal GIP del Tribunale di Brescia su richiesta della locale Procura della Repubblica – per truffa aggravata ai danni dello Stato, traendo in arresto proprio l’imprenditore di Montichiari. L’uomo era stato fermato al rientro presso la propria abitazione e sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.

A seguito degli arresti, è stato scoperto, sempre lo scorso novembre, un "tesoretto" appartenente all'imprenditore, di immobili dal valore di circa 900mila euro, partendo da Carpendolo, passando per Isorella, Borgo San Giacomo, Montichiari e tanti altri paesi.

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