Andrea, la meningite non ha fermato la creatività
Andrea Bigagnoli è un giocatore di basket, un appassionato della musica e un pittore. Nato il 6 novembre di quarantuno anni fa, è il primo figlio di Carla Pozzani e Mario Bigagnoli. Andrea è nato normodotato, ma all'età di due anni e mezzo si è ammalato di meningite, è rimasto sei mesi in isolamento in ospedale e da qui la sua vita è cambiata radicalmente.
Carla e Mario si sono accorti delle difficoltà del figlio intorno ai 3 anni, perché non parlava molto e i movimenti che faceva non erano del tutto naturali. I genitori lo hanno portato a fare tutte le visite e i controlli per capire la situazione, hanno fatto tutto ciò che fosse in loro potere per aiutarlo e sostenerlo. Cinque anni dopo dalla nascita di Andrea, è arrivata Francesca Bigagnoli, la sorella che con orgoglio racconta la passione del fratello per lo sport e per la musica e quell'amore trasmesso dal padre per la pittura. La casa di Andrea è piena delle opere del padre e del figlio che si alternano e si affiancano nelle varie stanze, disegni di ogni tipo: nature morte, paesaggi, maschere e soggetti rappresentati dal proprio punto di vista. Una famiglia felice, che non si è mai abbattuta e ha sempre guardato in avanti. Mario portava Andrea ovunque, gli faceva vedere tante cose, tanti posti, non lo lasciava mai. Nonostante fossero anni diversi, anni più serrati sull'accettazione delle persone disabili, Mario non ha mai visto differenze, era il suo bambino e andava difeso e aiutato nei momenti di necessità e come lui, tanti altri che lui ha accolto a braccia aperte. Sfortunatamente a settembre dell'anno scorso Mario si è spento a seguito di un arresto cardiaco, lasciando un vuoto enorme non solo nei cuori di Andrea, Francesca e Carla, ma anche dell'associazione 1°Maggio che lo ricorda con affetto e tra i cittadini di Lazise che lo conoscevano e lo stimavano. Andrea quella sera urlava, cercava di far uscire tutto il dolore che stava provando dentro, e Francesca lo teneva abbracciato così stretto da avere addirittura i lividi il giorno seguente. Per il papà Andrea ha scritto una lettera, le cui parole sono state anche riportate sul santino: «Caro papà, mi dispiace molto di cuore che sei andato in cielo. Stai tranquillo che alla mamma e Francesca ci penso io. Farò il bravo e ti penso sempre. Adesso non andiamo più alle partite insieme, ma faccio canestro per te. A Natale ti faccio un lavoretto tutto per te. Ci vediamo il giorno dei Santi che vado al Planet e poi vengo al cimitero a trovarti. Ti voglio tanto bene». Un grosso dolore, che però ha portato Andrea a fare un passo in avanti, come anche affermato dagli operatori del centro diurno che frequenta. La perdita di Mario è stata dura per tantissime persone, non solo per la famiglia, anche il sindaco di Lazise Luca Sebastiano conosceva Mario e la sera in cui è venuto a mancare, si è recato il prima possibile a casa loro, per confortarli. Ogni mamma ama il proprio figlio incondizionatamente, ma Carla, parlando di Andrea e di tutta la sua vita dice: «Noi abbiamo accettato la vita, sebbene non sia nato disabile, Dio ha voluto così», lo ha voluto con quell'amore incondizionato per le persone e per fortuna che c'è lui, che sostiene la mamma e la esorta ad essere felice. Francesca si dice fortunata ad avere Andrea, perché suo fratello l'ha sempre amata e sa che sarà sempre così, che non si divideranno mai e il loro rapporto rimarrà saldo. Andrea è una vera celebrità a Lazise e nei vari posti che frequenta: tutti lo conoscono, si distingue sempre per la sua solarità e la sua dolcezza. La frase che Andrea ripete a tutti e da sempre è: «Sono felice» e lo è seriamente, per qualsiasi cosa della vita, perché anche le cose brutte lui le prende e le affronta con coraggio e sempre a testa alta.
di Oriana Adele Orlando
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