Amianto a Desenzano: 3mila tonnellate

Di amianto si muore.
La correlazione tra il materiale industriale usato a partire dei primi del ‘900 e lo sviluppo di asbestosi e cancro polmonare è riconosciuta dagli anni Novanta in Italia. Dal 1992 il commercio in Italia è diventato illegale e dallo stesso anno l’Inail riconosce le malattie amianto-correlate.
Nonostante sia fuori legge da oltre vent’anni i manufatti costruiti soprattutto dagli anni ‘ 70 sono ancora diffusi e pericolosi. In Lombardia è stato eliminato o bonificato negli edifici pubblici, mentre la sua scomparsa dalle abitazioni private era prevista per gennaio 2016. «Ad oggi – riferisce l’assessore Maurizio Maffi – dagli edifici pubblici desenzanesi tutto l’amianto è stato rimosso.
Resta quello sugli immobili privati e, per facilitarne l’eliminazione, il Comune ha stipulato una convenzione con alcune ditte, concordando tariffe vantaggiose per la rimozione e smaltimento delle coperture in cemento amianto». Il report realizzato da Aerodron, che ha sorvolato buona parte del territorio comunale con un drone, rileva la «fotografia» di Desenzano a dicembre 2016.
Dal controllo sono emerse 635 coperture sospette, corrispondenti a 206.817 mq di superficie in amianto e 3.102 tonnellate di materiale in cemento amianto.
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