Ambulanza distrutta: il Cosp di Flero lancia l'SOS
In prima linea nel mondo del soccorso, ora i volontari hanno chiesto aiuto ai cittadini per raccogliere i fondi necessari ad acquistare un nuovo mezzo
Sono sempre pronti ad aiutare, a rispondere con prontezza a ogni richiesta di soccorso e senza chiedere nulla in cambio. Ma oggi l’«sos» parte proprio dal Cosp di Flero. «Orfani» di una delle loro ambulanze, i volontari si sono appellati direttamente alla comunità avviando una raccolta fondi per l’acquisto di un nuovo mezzo, fondamentale per garantire la continuità e l’efficienza di un servizio prezioso per tutto il territorio.
Ambulanza distrutta: il Cosp di Flero lancia l'SOS
«All’inizio di giugno una delle ambulanze è stata coinvolta in un incidente a Brescia, mentre stava rispondendo a una chiamata di soccorso: fortunatamente i volontari stanno bene, ma il danno è stato notevole e l’ha messa fuori uso», ha spiegato Marco Serlini, responsabile dei mezzi del Cosp. Davanti ai costi elevati di una eventuale riparazione e alla necessità di non lasciare sfornito il parco macchine («oggi per le emergenza stiamo usando quella di backup e un’altra che però dobbiamo utilizzare anche per il servizio durante gli eventi: poi abbiamo altri 5 mezzi, ma per i programmati e il sociale»), la scelta è stata unanime: cercare i fondi per acquistare quattro nuove ruote.
Un puzzle per raccogliere fondi
Un’ambulanza con le dotazioni di base costa circa 100mila euro. Un prezzo che sicuramente un’associazione non può sostenere e che anche Areu può coprire solo in parte. Una delle soluzioni, in queste settimane, sarà bussare alle porte degli amministratori locali dei Comuni coperti dal servizio (Flero, ovviamente, ma anche Poncarale, Montirone, Borgosatollo, Capriano, Azzano Mella, San Zeno e Brescia) per illustrare il problema e ottenere eventuali contributi, ma anche di cercare solidarietà direttamente tra aziende e privati.
Poi l’appello ai cittadini, che prenderà la forma di un grande puzzle raffigurante un’ambulanza, che tutti potranno aiutare a costruire comprando uno dei tasselli. «Noi ci siamo sempre arrangiati con le nostre risorse, ma ora tra quello che stiamo pagando per gli altri mezzi e la sala corsi che abbiamo appena realizzato, da soli è difficile riuscirci: è stata una cosa improvvisa e inaspettata - ha continuato - L’iniziativa è rivolta sia ai cittadini che alle aziende: a fronte di una donazione minima di 20 euro ognuno potrà acquistare uno dei pezzi del puzzle, che alla fine verrà esposto in sede a disposizione di tutti».
In questi giorni i volontari si stanno dando da fare per preparare tutto il materiale: volantini da distribuire, cartelloni, striscioni, stand e, ovviamente, il puzzle dell’ambulanza. «Non è ancora pronto, ma già da ora chi desidera donare può recarsi in sede», ha concluso Marco Serlini.