Alunni campioni di solidarietà in nome del dottor Fasoli
I progetti degli studenti del comprensivo sono stati premiati a Milano alla Giornata della virtù civile
di Stefania Vezzoli.
Alunni campioni di solidarietà in nome del dottor Fasoli
L’amore, quello vero, sopravvive a tutto, anche alla morte. Ce lo insegna l’esempio di Gino Fasoli, per 21 anni medico di base in paese, tornato in servizio dopo la pensione nella prima feroce ondata della pandemia, cui non è sopravvissuto. A due anni dalla sua scomparsa, la sua testimonianza d’amore disinteressato, verso la sua professione e verso il prossimo, è più viva che mai: non solo perché alla memoria del 73enne è stata dedicata la Giornata della virtù civile, storico evento promosso dall’associazione Giorgio Ambrosoli, ma anche perché gli alunni del comprensivo «Bevilacqua» di Cazzago hanno trionfato al concorso sulla solidarietà promosso dall’organizzazione, proprio nel ricordo del dottor Fasoli, un «eroe della porta accanto».
Il concorso
Tutto è iniziato la scorsa primavera, quando l’Amministrazione comunale ha girato al comprensivo cazzaghese una circolare in cui veniva annunciata la decisione dell’associazione Giorgio Ambrosoli di intitolare a Fasoli la Giornata della virtù civile. La dirigenza scolastica e le insegnanti hanno accolto con entusiasmo l’invito a partecipare al concorso riservato alle scuole e sono stati tre i progetti presentati: uno da parte delle quinte A e B della primaria di Cazzago (referente la maestra Simonetta Vezzoli), che ha conquistato il primo premio nella categoria scuola primaria; uno dalla terza della primaria di Pedrocca (referente Stefania Buizza), che ha vinto il terzo premio; uno presentato dalle seconde B e D (a indirizzo musicale) della scuola media (referenti Roberta Bergoli e Anna Laurora), che ha ottenuto il prestigioso premio nella categoria Associazioni.
La premiazione
La cerimonia di premiazione si è svolta giovedì scorso a Milano, al Conservatorio Giuseppe Verdi. Erano presenti gli studenti delle due quinte della primaria Bettoni, che hanno potuto conoscere Gabriele Fasoli, il fratello di Gino.
Siamo fieri per questi riconoscimenti, complimenti alle insegnanti e ai bambini per il lavoro straordinario che hanno fatto. Avere un nostro concittadino collocato in questo contesto è stato motivo di grande orgoglio, io ho partecipato la sera al concerto insieme al sindaco di Milano e al generale Figliuolo: sono cose che non capitano tutti i giorni.
ha ribadito il sindaco, Fabrizio Scuri.
Anche la dirigente scolastica Maria Rosaria Cassarino ha espresso la sua gioia:
Con piacere abbiamo accolto e supportato questa progettualità, una bella occasione per sperimentare la solidarietà.
Il progetto delle quinte
Gli alunni di quinta A e B hanno lavorato su due fronti: hanno realizzato una videobiografia del dottor Fasoli, mettendo insieme le testimonianze raccolte dalla nipote Anna Paola e dagli amici del medico, e hanno vissuto alcune esperienze di solidarietà poi confluite nel video «Oggi solidali, domani volontari». «Il tema del concorso era “La mia solidarietà”, quindi quest’estate ho contattato una volontaria, Enrica Rubagotti, che mi ha parlato del progetto Cazzago solidale, fondato dal Gpl, Gruppo presenza locale. Abbiamo portato i bimbi nella loro sede, con dei prodotti alimentari, e gli studenti hanno partecipato alla preparazione delle cassette per le famiglie bisognose. Si sono talmente appassionati che hanno chiesto di poter ripetere questa esperienza, in due alla volta, ogni sabato. Hanno capito l’importanza di dare cose diverse a seconda del bisogno: equità più che uguaglianza. Poi hanno partecipato alla castagnata solidale e hanno animato il pozzo di San Patrizio», ha raccontato la maestra Simonetta.
Le medie
I ragazzi della scuola media sono invece partiti dall’etimologia della parola solidarietà, per costruire un solido composto da tanti cubi, evidenziando che, togliendo un pezzo, il cubo cadeva. Un’esperienza che ha rimarcato come, se non c’è unione, non c’è solidarietà. Nel video, «Diversi ma solid-ali», si dice che: «La solidarietà è l’unico incastro vincente». Anche gli alunni della secondaria di primo grado hanno poi sperimentato la donazione al banco alimentare.
La terza di Pedrocca
La primaria di Pedrocca ha realizzato «Il mondo nelle nostre mani», un grande cartellone con le mani dei bambini e una presentazione Power Point. I bimbi hanno anche raccolto le testimonianze di persone impegnate nel volontariato: Alpini, Gruppo Ambulanza, Protezione civile ecc.
Gino Fasoli, una vita spesa per gli altri
La figura di Gino Fasoli non può che essere d’ispirazione per le generazioni future. Nato a Sulmona il 9 dicembre 1946, non ha avuto un’infanzia facile. La sua mamma era una ragazza madre e nel 1960 anche lei è venuta a mancare; Gino e il fratello Gabriele, di quattro anni più piccolo, trovarono ospitalità dai Frati minori del convento di Tocco da Casauria, in provincia di Pescara. Grazie all’aiuto del fratello (che nel frattempo si era arruolato nell’esercito e lavorava per la Nato), Gino riuscì completare gli studi di Medicina, specializzandosi negli Stati Uniti. A portarlo in Lombardia, prima a Trescore e poi a Cazzago, fu l’amicizia con Fabrizio Rigamonti (l’ex sindaco di Capriolo). Medico, ma anche presidente dell’Unitalsi Brescia, Fasoli accompagnava ogni anno gli ammalati a Lourdes; è stato sostenitore di Emergency e di Medici senza frontiere. Dopo la pensione, quando esplose la pandemia, Gino ricevette una chiamata, che gli chiedeva la disponibilità a rientrare al lavoro per sostituire i medici malati. Il 6 marzo 2020, però, pochi giorni dopo aver ripreso il servizio, iniziò a stare male. Il 10 marzo non riusciva nemmeno più a parlare al telefono col fratello. Fu l’amico Fabrizio a soccorrerlo nella sua casa di Passirano e a farlo trasportare in ambulanza alla clinica San Rocco di Ome, dove spirò il 14 marzo. Ma la sua testimonianza d’amore è ancora qui, in mezzo a tutti noi.