Allerta terrorismo per le feste di paese

Allerta terrorismo per le feste di paese
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Questione sicurezza nella provincia di Brescia. In seguito ai recenti e costanti attentati terroristici da parte dei seguaci del Califfato, anche nella provincia bresciana è stata alzata l'allerta. In particolar modo è stata inviata una lettera alla Provincia, a tutti i sindaci bresciani, alla Questura, al comando provinciale dei Carabinieri, alla Guardia di Finanza da parte della Prefettura, su indicazione del Ministero, in cui si pone l'accento sul "rafforzamento delle attività di controllo del territorio e l’innalzamento dei livelli di vigilanza e sicurezza presso obiettivi e luoghi a rischio”.

“Eventi criminosi”, scrive la Prefettura, per cui è necessario prendere atto delle “disposizioni impartite dal Ministero dell’Interno”, finalizzate “ad innalzare i livelli di vigilanza e sicurezza presso obiettivi e luoghi a rischio”. Tra l'altro "sono obiettivi e luoghi a rischio” anche tutti gli eventi in cui è previsto “un significativo afflusso di persone”, come sagre e feste di paese. Punto per punto, ecco quali sono allora i “suggerimenti operativi” del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza. Le location: a seguito di “accurata ricognizione” dovranno essere individuati, “per quanto possibile”, in aree situate “a debita distanza dal traffico stradale e dai parcheggi”. Sempre per questo motivo, dovrà essere prevista “la chiusura al traffico con sbarramento a transenne dei luoghi degli eventi, anche con l’utilizzo di new jersey stradali”. E ancora: transenne per “delimitare l’area dell’evento”, un servizio di “prefiltraggio” in prossimità dei varchi “finalizzato a realizzare un migliore controllo sulle persone”, il coinvolgimento degli organizzatori stessi dell’evento, che dovranno garantire la presenza di personale competente come addetti alla sicurezza, guardie giurate e steward. Una provincia blindata? Steward, addetti alla sicurezza e così via dovranno comunque essere coordinati dalle forze dell’ordine. Infine, gli eventi dovranno essere ad affluenza “calcolata”. Per rafforzare “il presidio della legalità e della sicurezza” sarebbe poi necessario “implementare, e su tutto il territorio provinciale, i sistemi di videosorveglianza”.


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