SALò

Alcolici al banco e mensa non distanziata: chiusi due locali

Non si allentano i controlli negli esercizi di ristorazione. Il passaggio della provincia di Brescia in arancione rinforzato ha determinato nuove importanti limitazioni che non tutti gli esercenti paiono seguire. Accade in Valle Sabbia e sul Medio Garda, dove i Carabinieri della Compagnia di Salò hanno chiuso due locali nei giorni scorsi.

Alcolici al banco e mensa non distanziata: chiusi due locali
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Alcolici al banco e mensa non distanziata: chiusi due locali.

Non si allentano i controlli negli esercizi di ristorazione. Il passaggio della provincia di Brescia in arancione rinforzato ha determinato nuove importanti limitazioni che non tutti gli esercenti paiono seguire. Accade in Valle Sabbia e sul Medio Garda, dove i Carabinieri della Compagnia di Salò hanno chiuso due locali nei giorni scorsi.

Il primo, un bar di Provaglio Val Sabbia che con la serranda abbassata serviva alcolici al banco a diversi clienti. Per un ristorante di San Felice del Benaco è scattata invece la chiusura perchè il servizio mensa non presentava regolari distanziamenti.

La nota dei Carabinieri

I Carabinieri della Compagnia di Salò hanno eseguito numerosi controlli per il rispetto delle norme di contenimento al Covid-19, soprattutto a partire dal passaggio in zona arancione rinforzata. Proprio questi controlli hanno portato alla chiusura di due attività commerciali che violavano palesemente le norme.

Ieri è toccato ad un bar di Provaglio Val Sabbia dove i Carabinieri della Stazione di Sabbio Chiese hanno sorpreso il titolare che serviva alcolici a otto clienti al banco. Avevano pensato che sarebbero bastate le serrande abbassate per non attirare l’attenzione ma il loro allegro vociare li ha traditi. Contravvenzioni per i presenti e chiusura di 5 giorni per il bar in attesa delle determinazioni della Prefettura di Brescia.

Oggi, invece, è toccato ad un ristorante-pizzeria di San Felice del Benaco che aveva ben 35 commensali al tavolo, non garantendo adeguato distanziamento, ai quali forniva servizio mensa.

Il solo distanziamento è costato al titolare la contravvenzione e la chiusura per 5 giorni ma sono al vaglio le posizioni degli avventori che potrebbero non avere avuto le carte in regola per pranzare. È ammesso, infatti, il servizio mensa ma bisogna aver sottoscritto preventivamente specifico contratto per le maestranze mentre non è permesso fruire del servizio alle partite iva.

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