Aggredisce due connazionali, arrestato un romeno 36enne
I poliziotti della Questura di Verona, Squadra Mobile - Sezione Catturandi, venerdì 5 hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’Autorità Giudiziaria scaligera nei confronti di un rumeno 36enne: POHRIBEANU Aurel Baiar, quale autore di una duplice quanto violenta aggressione nei confronti di due connazionali, in palese stato di ebrezza alcolica.
L’episodio risale alla notte del 23 agosto 2016, ad accertarlo i poliziotti delle Volanti su segnalazione giunta sul 113 da parte di un testimone che aveva assistito alla scena; e proprio la tempestiva segnalazione aveva consentito agli agenti d’intercettare il menzionato rumeno subito dopo i fatti e precisamente, mentre lo stesso, a bordo della sua auto ed in compagnia di due amici, si allontanava da via Po - quartiere Golosine - teatro dei fatti accaduti.
Gli accertamenti eseguiti in prima battuta dai poliziotti delle Volanti e le indagini effettuate subito dopo hanno permesso di verificare che l’aggressione era scaturita da un banale diverbio connesso all’attraversamento pedonale da parte delle due vittime, ubriache e quindi particolarmente vulnerabili; tanto però è bastato al POHRIBEANU, nella circostanza alla guida della sua autovettura, per arrestare la marcia, scendere dall’auto e quindi con inaudita violenza percuotere ambedue le vittime con pugni e schiaffi, causando - ad uno lesioni gravissime: “fratture multiple alla teca cranica ed ossa nasali”, con ricovero ospedaliero ed una prognosi di oltre 40 giorni, - all’altro: “frattura alle ossa nasali” con una prognosi di 25 giorni.
Solo dopo averli lasciati a terra esanimi, risaliva sull’auto allontanandosi dal posto.
Le due vittime venivano immediatamente soccorsi per effetto dell’intervento delle Volanti e quindi trasportati presso l’ospedale Civile Maggiore dove ricevevano le dovute cure.
Il Pubblico Ministero, alla luce delle risultanze investigative, il 4 marzo, ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del menzionato rumeno, attesa la sua pericolosità, essendo lo stesso anche gravato da reati della stessa indole e stante l’assenza da parte dello stesso di un domicilio.