Aggiornamenti da Regione sul Coronavirus: 6 decessi e casi arrivati anche nel Bresciano IN DIRETTA
In fase di accertamento un caso bresciano riguardante un residente a Pontevico.
E' iniziata poco prima delle 17.30 la conferenza stampa che ha visto protagonisti il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e l'assessore al Welfare Giulio Gallera.
I casi nel Bresciano sono a quota 1. Il primo è stato registrato a Pontevico (l’uomo era stato portato all’ospedale di Manerbio). L’uomo avrebbe avuto contatti con il Lodigiano. Non c’è un nuovo focolaio. Bergamo siamo invece al 6,5% dei casi. Solo il 10% dei contagiati sono in terapia intensiva.
Il bollettino del Capo dipartimento Borrelli
Bollettino delle 18 con il Capo Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli per gli ultimi aggiornamenti sull'emergenza Coronavirus.
Lombardia: 172 casi (+5 unità rispetto al dato delle ore 12 di oggi). I nuovi casi sono tutti nella zona rossa.
Veneto: 33 casi (+6 unità). Uno a Venezia città e cinque a Vò.
Lazio: confermati i dati delle ore 12.
Piemonte: 2 casi (-1, in quanto una persona è risultata negativa)
In totale i positivi ancora affetti dal virus sono 222 in Italia, di questi 101 sono ricoverati con sintomi, 27 in terapia intensiva e 94 in isolamento domiciliare.
L'appello di Fontana
I centralini sono intasati. Lo ha evidenziato anche il presidente Fontana. "Lancio un appello a contattare il numero dedicato a ogni tipo di informazione sul Coronavirus 800.89.45.45, oppure il 1500, mentre cerchiamo di lasciare libero il 112 per le emergenze", ha specificato durante l'apertura della conferenza stampa.
"Oggi è il primo giorno in cui possiamo dire che le nostre misure cominciano ad avere applicazione. Credo di poter dire che la popolazione stia reagendo positivamente nonostante i provvedimenti presi. Tutti gli approvvigionamenti funzionano e bisogna rassicurare la popolazione sul fatto che tutti i servizi funzionano. Aspettiamo con grande fiducia che queste misure possano dare i primi risultati e siamo convinti che daranno dei risultati positivi. Siamo in rapporto con il Governo, abbiamo avuto un incontro anche questa mattina e presto il Governo prenderà misure di salvaguardia sia per quanto riguarda i lavoratori, le imprese e le attività commerciali che stanno subendo un danno da questa condizione. Sono abbastanza fiducioso che ci sarà un miglioramento graduale. Credo che serva collaborare tutti insieme per far fronte a questo problema. Oggi ho incontrato anche l'ambasciatore della romania che ci ha raggiunto per esprimere la solidarietà del popolo romeno. Siamo fiduciosi ci possano arrivare delle risultanze positive".
Gli ultimi dati in Lombardia
Siamo a 172 casi, oggi siamo a 1.500 tamponi processati, c'è un'indagine estremamente approfondita e questo sta portando ad evidenziare diversi casi. Dei casi evidenziati il 30% sono femmine, il 70% maschi. Abbiamo cinque decessi in Lombardia, l'ultimo dei quali era stato uno dei primi individuato positivo (di Castiglione D'Adda individuato al Sacco). Tutti con quadri clinici particolare e relativi a persone anziane.
L'assessore al Welfare ha fatto chiarezza sui numeri del contagio alle 17 di oggi, lunedì 24 febbraio 2020.
E' un virus che si diffonde velocemente e che ha delle conseguenze principalmente in persone anziane e con patologie pregresse. Sottolineiamo anche che sono circolate una fake news a firma presidente Fontana e ministro della Salute circa un'ordinanza fasulla. Ancora più spiacevole nella zona rossa ci sono stati gli "sciacalli" che si sono introdotti nelle case delle persone dicendo che erano stati inviati per fare screening. Non fate entrare nessuno se voi non avete chiesto l'invio di qualcuno per farvi il tampone. Solitamente si presentano i carabinieri con un medico o un infermiere.
Le decisioni e le direttive
Ieri c'è stata l'ordinanza del presidente Fontana per quanto riguarda la zona gialla. Abbiamo incontrato i sindaci della Lombardia, che ringraziamo per l'impegno e la mobilitazione. Hanno fatto alcune riflessioni in merito alle applicazioni dell'ordinanza, per la quale abbiamo precisato alcuni aspetti. La filosofia è evitare gli assembramenti: quindi ogni sindaco può decidere di integrarla ad hoc. Tutti i servizi di pubblica utilità saranno aperti, il personale svolgerà anche le operazioni di front office con le mascherine. Per quanto riguarda i mercati settimanali, l'ordinanza vieta mercati e apertura dei centri commerciali (eccetto banchi o negozi con alimentari) il sabato e la domenica. Le manifestazioni fieristiche e le sagre sono sospese, mentre nessun limite allo svolgimento dei Consigli comunali e regionali (domani si volgerà il Consiglio regionale).
Gallera ha anche specificato alcune cose che erano rimaste dubbie e che erano state richieste sia ai sindaci che alla Regione.
Per quanto riguarda gli esercizi commerciali (bar, locali notturni, intrattenimento) sono chiusi dalle 18 alle 6, eccezione fatta per i bar degli hotel e i ristoranti che hanno il bar, ma solo per servire i clienti che ivi si recano per mangiare. I ristoranti sono aperti. Per quanto concerne le visite in casa di riposo sono consentite, ma una persona alla volta. Sospese le attività in piscine, centri benessere, centri termali, palestre, centri ludici. Le attività all'aperto (ok allenamento squadra di calcio) sono aperte, ma non si può usare lo spogliatoio. Consentite le attività per gli atleti professionisti. Cerimonie civili e religiose consentite, ma con numero limitato di persone. Scuole chuse nel senso più ampio del termine.
I casi e il focolaio
Il tema del paziente zero oggi per noi in termini statistici ha un interesse estremamente relativo. La continua evidenza di casi su quel territorio ci fa capire che da lì si passa e c'è il focolaio. C'è un nesso tra zona rossa lombarda e focolaio veneto? A oggi non ci sono elementi.
Le raccomandazioni
Raccomandiamo a tutti i cittadini di rispettare le misure igieniche per le malattie a diffusione respiratoria quali:
1) lavarsi spesso le mani con soluzioni idroalcoliche,
2) evitare i contatti ravvicinati con le persone che soffrono di infezioni respiratorie,
3) non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani,
4) coprirsi naso e bocca se si starnutisce o tossisce,
5) non prendere antivirali o antibiotici se non prescritti,
6) contattare il numero verde regionale solo per la zona di Codogno interessati dall'ordinanza 800.89.45.45 o il 112 se hai febbre o tosse o sei tornato dalla Cina da meno di 14 giorni.
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