infrastrutture e trasporti

Aeroporto D’Annunzio: tra sviluppo, investimenti e futuro dello scalo di Montichiari

Il sindaco Togni conferma che le autorizzazioni ministeriali al piano di sviluppo sono pronte e chiede chiarezza sugli investimenti effettivi annunciati da Save

Aeroporto D’Annunzio: tra sviluppo, investimenti e futuro dello scalo di Montichiari

Nel recente Consiglio comunale di Montichiari è stato affrontato il tema dello sviluppo dell’aeroporto “Gabriele D’Annunzio”. A introdurre la discussione è stato il capogruppo del Partito Democratico, Matteo Mirto, che ha presentato un’interpellanza a nome dei gruppi di minoranza. Mirto ha ricordato una mozione votata a larga maggioranza dal Consiglio regionale lombardo, che impegna il presidente Attilio Fontana e l’assemblea regionale a istituire un tavolo tecnico per riportare la gestione dello scalo sotto il controllo delle istituzioni lombarde. Il consigliere ha chiesto al sindaco Marco Togni se condivida la prospettiva di un aeroporto esclusivamente cargo e se esistano studi sull’impatto economico, sociale e ambientale del piano di sviluppo.

Togni e il Magazzino 47

Le tappe e le cifre del piano di sviluppo

Il sindaco Togni ha ripercorso la storia recente dell’aeroporto, ricordando che nel 2013 il Ministero dei Trasporti ha concesso la gestione alla società Valerio Catullo e che, nel 2014, Save è diventata il principale azionista privato acquistando il 2% delle quote. La concessione prevede che la maggioranza resti pubblica (almeno il 51%), ma attualmente la Provincia di Brescia detiene meno del 3%. Nel luglio 2019 è stato presentato il piano di sviluppo, mentre l’autorizzazione definitiva – compresa la VIA – è arrivata a maggio con gli ultimi decreti ministeriali. Togni ha parlato anche degli investimenti annunciati da Save: «Si è parlato di 100 milioni di euro, ma dai colloqui avuti la cifra reale potrebbe essere la metà». Tra gli interventi previsti figurano l’adeguamento delle aree di “resa” della pista in entrambe le direzioni, la costruzione di nuovi capannoni per le merci e, in caso di allungamento della pista verso Castenedolo, la realizzazione di cinque o sei rotatorie lungo la SP 37.

 

Le prospettive future e le considerazioni del sindaco

Il sindaco Togni ha espresso il proprio auspicio che l’aeroporto torni finalmente a funzionare a pieno regime, pur riconoscendo le criticità ambientali che lo sviluppo potrebbe comportare. Ha escluso che Montichiari diventi uno scalo esclusivamente cargo, ricordando che già oggi vi operano anche voli passeggeri.

«Mai nessun aeroporto sarà solo cargo – ha spiegato –. Bergamo non può più espandersi e si parla di un possibile trasferimento di una parte delle attività DHL, ma sarà il mercato, più che il gestore, a determinare il futuro del D’Annunzio».

Togni ha infine confermato l’esistenza di uno studio sull’impatto territoriale, disponibile sul sito del Ministero dell’Ambiente, e ha concluso chiedendo chiarezza sui tempi e sulle risorse effettivamente disponibili per il piano di investimenti.