Addio Enea, la famiglia dona le cornee

Addio Enea, la famiglia dona le cornee
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Un nome epico per una persona speciale. Il signor Enea Manerba si è spento all'Ospedale di Montichiari, dopo problemi respiratori che gli hanno causato un soffocamento. Aveva 89 nni, Enea Manerba, ed era molto amato da chi lo conosceva. Ha trascorso una vita a lavorare sulla strade come catramista e con grande probabilità, a lungo andare, quelle polveri assunte involontariamente gli hanno procurato quei problemi che nell'ultimo periodo si sono palesati fino alla morte. «Era apprezzato, si faceva volere bene e del resto non poteva essere altrimenti con quei suoi occhi azzurri», ricorda Maria Rosa Boselli che ha partecipato al funerale. Già, il signor Enea era conosciuto al Centro anziani di Carpenedolo e la nipote, Gloriana Randi, ha voluto sottolineare la sua bontà, il suo essere disponibile verso gli altri: «Un vero signore, di quelli che, purtroppo, non si trovano con grande facilità».

Il signor Enea Manerba, nell'ultimo periodo, si era fatto anche amare in ospedale e non è un caso che la famiglia abbia voluto ringraziare pubblicamente i medici ed il personale infermieristico del reparto di medicina del nosocomio di Montichiari, con particolare riferimento al dottor Boari per le cure prestate. La celebrazione eucaristica è stata svolta nella chiesa del paese, dove don Giammaria ha ricordato l'amore della nipote Gloriana nell'assistere l'anziano Enea: «In questi ultimi tempi è stato assistito con amore dalla nipote. Tutto, se sopportato con fede, contribuisce alla vita eterna», ha messo in evidenza il parroco. Don Giammaria, tra l'altro, ha condiviso con i fedeli il rapporto spirituale che aveva instaurato nell'ultimo periodo con il signor Enea Manerba: «L'ho conosciuto nell'ultimo periodo all'ospedale di Montichiari. Ho sempre visto un volto sereno, felice e gli ho chiesto se aveva piacere di ricevere il Santissimo Sacramento. E' da quel momento che abbiamo instaurato un legame spirituale importante»,ha detto don Giammaria. L'ultimo atto di amore della famiglia e in particolar modo della nipote Gloriana è stato di donare le cornee del signor Enea.

Un modo per non far chiudere più quegli occhi che tanto piacevano a chi lo voleva bene. E tra centro anziani e altri luoghi, erano parecchie le persone che lo apprezzavano. In ospedale, addirittura, erano stati sufficienti alcuni giorni per farsi volere bene dal personale medico. «Mancherà a tutti», ha detto con un filo di commozione la nipote Gloriana Randi che insieme a familiari e conoscenti ha accompagnato Enea verso il suo ultimo viaggio terreno al cimitero di Carpenedolo.


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