Aveva spento 103 candeline solo il 9 agosto scorso, ma venerdì il suo cuore ha smesso di battere.
In questi due mesi Angela Corvetti, capelli candidi e occhi turchini che nascondono una donna dall’animo genuino e autentico, che ha dovuto sopportare anche la prematura morte del figlio Giovanni Bresciani, sabato 26 agosto, stroncato a 68 anni da un tumore contro cui combatteva da tempo.
Sabato pomeriggio per l’ultimo saluto ad Angela, nella chiesetta della casa di riposo di via X Giornate, tutto il personale si è stretto attorno alla famiglia: i figli Anna, Vigilio, Cristina e Gianna con la nuora Maria, moglie di Giovanni, il genero Salvatore insieme a tutti i nipoti e pronipoti. Gli stessi che non sono mai mancati alla festa che la Rsa le ha organizzato ogni anno.
Monteclarense di origine Angela, classe 1914, nata in una famiglia di agricoltori, ha trascorso la sua infanzia aiutando la mamma a prendersi cura della cascina e nei lavori domestici ed il papà nei lavori della campagna.
Nel 1936 la coronazione dell’amore con Angelo Bresciani l’ha portata a trasferirsi a Calvisano, ma solo sette anni più tardi è stata adottata dalla comunità ghedese. L’esistenza di Angela è stata scandita da tante gioie, ma anche dal dolore per la perdita dell’amato marito e della figlia Emilia, prematuramente scomparsa. A con solarla gli altri sei figli: la primogenita nata nel 1937, Anna, Vigilio, Cristina, Gianna, Giovanni e Franco con le loro famiglie.
Dal giugno del 2013 è stata ospite alla Casa di riposo di Ghedi, dove ha trascorso le giornate in serenità circondata da parenti e amici e benvoluta da tutti i dipendenti. Sarà ricordata sempre per la sua schiettezza e il suo spirito, un carattere quello diAngela che sapeva farsi riconoscere in ogni occasione, a volte deliziando i presenti alle feste con «Quel mazzolin di fiori».
In questi 103 anni non le è mancato davvero nulla: l’amore, gli affetti, una grande famiglia e la salute.