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Addio allo storico presidente del calcio provagliese e imprenditore filantropo

Le esequie verranno celebrate sabato pomeriggio in parrocchiale a Provaglio. Tantissimi i messaggi di cordoglio e di addio rivolti allo storico presidente Gianni Luvriti.

Addio allo storico presidente del calcio provagliese e imprenditore filantropo
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Padre, zio, nonno imprenditore filantropo, ma soprattutto sportivo appassionato. Giovanni Luvriti, per tutti Gianni, era stato lo storico presidente del Centro sportivo e del calcio provagliese e, nonostante da alcuni anni l’avventura del Csp sia terminata, nei ricordi e nei cuori delle generazioni dei ragazzi di una volta Gianni Luvriti resterà per sempre "il presidente". Un’istituzione.

Addio allo storico presidente del calcio provagliese e imprenditore filantropo

Classe 1939, Luvriti è mancato ieri mattina a causa della malattia, lasciando i tre figli, Carla, Claudia e Pierandrea, la compagna Angela, i generi, la nuora, le sorelle, i nipoti e tutti i parenti. I funerali verranno celebrati sabato alle 15 in parrocchiale.

Imprenditore provagliese, aveva fondato la litografia La Cartotecnica, oggi passata nelle mani di una figlia e del nipote. Animato dai valori propri del lavoro e della professionalità, era ispirato nel suo fare da quel senso imprenditoriale di una volta, fatto di tanti sacrifici e di legami con i clienti, che negli anni aveva mantenuto ben saldi.

Impegnato in ambito sociale all’interno della comunità di Provaglio e non solo, Gianni Luvriti era un socio e sostenitore del Lions club Sebino, che guidò come presidente dal 2016 al 2017. Ma non solo. Per anni ha collaborato anche con la parrocchia e ha intessuto un rapporto di amicizia con il coscritto don Gianni Bracchi, oggi in pensione a Corte Franca. A Provaglio sono stati in molti anche a ricordare la sua umanità e il suo grande cuore.

La passione per lo sport e per il calcio come metafora della vita

Tanti i ruoli che Luvriti ha ricoperto negli anni in ambito sportivo e più prettamente calcistico.
Consigliere attivo fino all’ultimo del Panathlon club di Brescia, movimento per la promozione e diffusione della cultura e dell’etica sportiva, Luvriti vedeva il calcio come una metafora della vita, di crescita e formazione.

Consigliere regionale Figc a Milano, era stato uno dei fortunati a prendere tra le mani la coppa del mondiale 2006, poi trasportata a Brescia. Era anche stato commissario per la Figc Brescia. Per tutti è rimasto “il presidente”, anche dopo la fine del Centro sportivo. Era una persona di grande moralità e aveva indiscusse capacità a livello imprenditoriale.

Instancabile presidente del calcio, uomo leale e di valore, ha trasmesso ai ragazzi di una volta gli ideali insiti nello sport sano, praticato con passione e amicizia. Ciao presidente.

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