cordoglio

Addio alla centenaria di Mairano Rosa Cristini

Una storia semplice, una vita tranquilla e luminosa, condotta dietro le quinte e fatta di qui solidi valori che, ancora oggi, restano un grande insegnamento.

Addio alla centenaria di Mairano Rosa Cristini
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Aveva compiuto i cento anni a gennaio, tagliando il traguardo di un secolo fatto di famiglia, casa e amore. Purtroppo, però, Rosa Cristini si è spenta ieri, lasciando i figli, le nuore, i nipoti e i pronipoti.

Addio alla centenaria di Mairano Rosa Cristini

A gennaio, in occasione del suo centesimo compleanno, il sindaco Igor Zacchi, accompagnato dagli assessori, aveva consegnato a nonna Rosa un attestato ufficiale per il traguardo raggiunto (vedi la fotografia). Originaria di Torbole Casaglia, si era trasferita a Mairano dopo il matrimonio con Luigi Trinca, da cui aveva avuto quattro figli: Giuliana, Anna, Angelo e Stefano. Da questi sono arrivati i nipoti: Roberto, Barbara, Monica, Giancarlo, Riccardo, Elisa, Claudio e Daris, mentre la decana contava ben 12 pronipoti.

Una vita tra il lavoro, la casa e la famiglia

Nel gennaio 1920, quando nacque la Cristini, le campagne bresciane avvolte nella nebbia e condannate alla miseria si erano da poco lasciate alle spalle la Grande Guerrra. Una storia che accomunava tante famiglie, la maggioranza, che racconta di miseria, tanto lavoro e fatica. Quando, vent’anni dopo, scoppiò un altro conflitto, Rosa era già adulta, moglie e madre di due bambine. Il marito Luigi era partito soldato; rimasta sola, lei si divideva tra il lavoro e la casa, così come facevano allora le donne contadine, che senza troppe arie si rimboccavano le maniche e crescevano i figli da sole. Per più di due anni, né lei né i suoi parenti ebbero notizie del marito Luigi, bloccato in Sardegna senza poter fare ritorno.

Oltre ai suoi figli, nel pieno spirito di solidarietà che legava le comunità in quei terribili frangenti, la donna allattò altri tre bambini. Ha fatto anche la mondina, Rosa, china nelle risaie del Piemonte per mantenere la famiglia che si era allargata.

Le figlie Giuliana e Anna invece facevano le parrucchiere e avevano adibito a negozio una parte della casa. "Nostra mamma accoglieva tutti, ma non si è mai interessata ai pettegolezzi - hanno raccontato i figli, Angelo e Stefano, in occasione del suo centesimo compleanno - E’ sempre stata una persona schiva, che ama starsene tranquilla in casa". Una storia semplice, una vita tranquilla e luminosa, condotta dietro le quinte e fatta di qui solidi valori che, ancora oggi, restano un grande insegnamento.

L'ultimo saluto

L'intera Mairano si è stretta alla famiglia della decana. Le esequie saranno celebrate nella parrocchiale domani, venerdì, alle 16.30 partendo dall'abitazione di via Divisione Acqui, 8.

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