Addio al reduce di Cefalonia Giorgio Scalvini, era sopravvissuto ai nazisti

Addio al reduce di Cefalonia Giorgio Scalvini, era sopravvissuto ai nazisti. Giorni di lutto alla casa di riposo e per tutta la comunità di Calcinato. Nella mmattina di venerdì alla Casa di Riposo del paese è mancato Gino Scalvini, una figura storica perchè è stato uno degli ultimi sopravvissuti di Cefalonia, salvatosi dall'eccidio nazista, aveva raccontato la sua terribile esperienza nel diario "Prigioniero di Cefalonia".

L'eccidio

Nato nel 1923, l'8 settembre, poco più che vent'enne partecipò alla consultazione referendaria per la resistenza al nemico che in quelle ore stava invadendo la patria. La repressione che uccide più di 1000 morti, ebbe un bilancio di 5mila giustiziati e migliaia di prigionieri destinati a scomparire. Quasi 10mila le persone che trovarono la morte.

La forza di Gino

Per salvarsi, fu costretto a rimanere nascosto su un albero, fino al salvataggio con la scialuppa che era solo l'inizio di un lungo viaggio. Catturato dai nazisti fu condotto a Barauka, Riga e poi Danzica, assieme agli altri prigionieri. Arrivò a Calcinato, distrutto nel fisico e nella mente il 10 settembre, ma vivo. Grazie a lui, ai suoi racconti, alla sua tempra, ha rappresentato un'opera vivente per la testimonianza che in questi anni ha condiviso con i giovani a cui ha raccontato la tragedia della guerra. Infaticabile la sua opera di testimonianza nelle scuole di tutta Italia a perenne monito nei confronti delle nuove generazioni.

“Scende nella notte la neve/ sul dur treno./ Gemo dal freddo/ pensando alla sorte/ che m’ha portato sì grande dolor./ Vola il pensiero alla mamma./ E poi desolato mi metto a dormir.”si legge nel necrologio.

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