L'imprenditore

Addio a Mauro Soldini, tipografo innovativo e maestro per i giovani

Innovativo, geniale, sempre positivo, con un carattere gioviale, Mauro si era dedicato fin da subito a implementare nuove apparecchiature

Addio a Mauro Soldini, tipografo innovativo e maestro per i giovani
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Dopo una vita laboriosa e ricca di soddisfazioni è mancato Mauro Soldini, tipografo di Carpenedolo la cui attività aveva valicato i confini del bresciano per farsi apprezzare anche all’estero.

Un'attività nata in famiglia

Nato a Montichiari nel 1943 e cresciuto in via XXV Aprile, aveva rilevato l’attività tipografica fondata dal padre Ernesto nel 1952 in via Garibaldi, in anni vivaci e fecondi per le attività artigianali del paese ,per poi, nel 1974, alla morte di quest’ultimo, assumerne le redini e proseguire, come seconda generazione, il percorso nel settore. Innovativo, geniale, sempre positivo, con un carattere gioviale, Mauro si era dedicato fin da subito a implementare nuove apparecchiature per garantire che la sua impresa rimanesse al passo con i tempi. Introdusse ad esempio una macchina piana automatica, da affiancare alla Stella Heidelberg, per poi passare dalla stampa offset alla rivoluzione digitale. Con il trasferimento prima in via Forleo nei pressi delle scuole secondarie di primo grado quindi, dal 1987, in via I Maggio nella Zona artigianale, dov’è tuttora la sede, si ampliano il bacino d’utenza e le commesse e la Tipografia Soldini si consolida come primaria realtà del territorio.

Il nome Soldini diventa così sinonimo di qualità

Negli anni Novanta a Mauro si affiancano i figli Elena, responsabile commerciale, e Nicola, che si occupa della grafica i quali consentono di incrementare il fatturato acquisendo importanti clienti. Tra quelli storici ricordiamo la Wella Italia di cui negli anni Settanta la Tipografia Soldini fu fornitore ufficiale, senza dimenticare molte agenzie di comunicazione a livello nazionale che nel corso degli anni si sono affidate alle mani di Mauro e dei suoi collaboratori. Il nome Soldini diventa così sinonimo di qualità e di pregio:

«Avevamo e abbiamo un solo difetto – ironizza Elena – ed è quello di non sapere dire di no ai clienti. Questo comporta un lavoro costante, ma è anche fonte di soddisfazione, come del resto avrebbe voluto nostro padre. Quello che è certo è che chi si affidava e si affida a noi sa di non rimanere deluso».

Lo ricorda con commozione anche il cugino Ezio Soldini, pittore e critico d’arte monteclarense: «Mauro era per me come un fratello, siamo cresciuti insieme nella stessa via, abbiamo trascorso gli anni della giovinezza insieme e siamo sempre stati fraternamente vicini, anche con le nostre famiglie».
È stato anche maestro per tanti giovani tipografi del tempo: non temeva potessero diventare in futuro concorrenti poiché credeva nel lavoro, nello sviluppo del mercato, nella possibilità per tutti di mettere alla prova le proprie conoscenze, senza invidie o rivalse.

E in tanti, compresi i suoi colleghi, gli hanno porto l’ultimo saluto nella chiesa parrocchiale di Carpenedolo.

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