Addio a Giulio Goglione, Calcinato piange un altro dei suoi reduci

Addio a Giulio Goglione, Calcinato piange un altro dei suoi reduci. Il presidente dell'associazione reduci e combattenti e della locale Anei, l'associazione nazionale ex internati, è mancato nella notte di sabato, aveva 95 anni. Lascia la moglie e due figlie. Il funerale si svolgerà lunedì 25 maggio alle 15.

L'inizio dell'inferno

Aveva 19 anni Giulio Goglione quando ricevette la cartolina per il fronte, un giovane come tanti, pronto a lasciare tutto per la patria. Era notte quando alla caserma di Vignola nella provincia Modenese venne accerchiato dai soldati tedeschi e spogliato dalle armi, venne condotto assieme ai compagni a piedi per 60 chilometri al comando di Modena, dove iniziò l’inferno della guerra. Non c'erano alternative se non il treno bestiame diretto in Germania, nei campi di lavoro. Prima venne portato a  Moosburg dove rimase per alcuni giorni e poi fu condotto a Monaco dove fu internato ai lavori forzati nella fornace della città dove rimase fino alla fine della prigionia, quando con alcuni compagni riuscì a fuggire.

Il ritorno alla vita

Dopo la prigonia tra i fili spinati del campo di lavoro nella fornace tedesca, la fuga a piedi. Malnutriti e malati iniziarono il viaggio di ritorno verso l'Italia attraversando le alpi. Dopo settimane  di cammino, attraversando Monaco di Baviera passando dalle montagne, raggiunsero la Patria l'8 maggio del 1945 ma non tutti riuscirono a tornare a casa, qualcuno di loro morì durante il viaggio a seguito dello scoppio di diverse mine.

La vita

Dopo la guerra il lavoro in ferrovia, il matrimonio con Teresa e le due figlie, Vincenza e Raffaella. Partecipano al lutto la sezione di Calcinato dei Combattenti e Reduci e il gruppo Alpini del paese.