lutto

Addio a Gianni Berengo Giardin: il cordoglio della sindaca Castelletti

Uno dei più noti fotografi al mondo e presidente del comitato scientifico della Cavallerizza, il nuovo centro della fotografia italiana di Brescia

Addio a Gianni Berengo Giardin: il cordoglio della sindaca Castelletti

Addio a Gianni Berengo Giardin: il cordoglio della sindaca Castelletti.

Il cordoglio della sindaca Laura Castelletti

Parole di cordoglio da parte della sindaca di Brescia Laura Castelletti e della Giunta comunale a seguito della morte di Gianni Berengo Giardin, uno dei più noti fotografi al mondo e presidente del comitato scientifico della Cavallerizza, il nuovo centro della fotografia italiana di Brescia.

Addio a Gianni Berengo Giardin

“È con profonda tristezza che ricevo la notizia della morte di Gianni Berengo Gardin” ha detto la sindaca di Brescia Laura Castelletti. “Era uno dei più grandi maestri italiani della fotografia, ma ho avuto il piacere di conoscerlo bene personalmente, perché aveva un profondo legame di affetto con la nostra città, che lo ricambiava accogliendo con entusiasmo le tante mostre a lui dedicate nel corso degli anni. L’intesa con la nostra Amministrazione comunale era salda, la sua visione e capacità di analisi sono state per noi tante volte uno spunto interessante e fondamentale. Presidente del comitato scientifico di Macof – Centro della Fotografia italiana fin dalla sua apertura nel 2016, ha visto nascere e ha contribuito alla realizzazione della Cavallerizza, il nuovo polo culturale di Brescia promotore di mostre, laboratori e attività di alto livello legate all’arte della fotografia italiana”.

“Gianni Berengo Gardin ha dedicato la sua vita e la sua carriera alla denuncia sociale, raccontando il mondo con occhi attenti alle tematiche più attuali e delicate, cercando sempre di essere un testimone obiettivo e fedele della realtà. Indelebile per me resta il ricordo di Gianni con la sua inseparabile Leica in mano, pronta a scattare, compagna di viaggio e strumento potente contro l’indifferenza. Sono certa che la sua eredità intellettuale continuerà a ispirare le nuove generazioni. Per la nostra città, la sua scomparsa rappresenta non solo una perdita culturale, ma un vuoto umano profondo, attutito solo dalla consapevolezza che quanto da lui realizzato non andrà mai perduto. L’Amministrazione comunale si unisce al dolore della famiglia, degli amici, dei colleghi, certa di rappresentare l’affetto di tutta la città”.