Lutto nella Bassa Bresciana

Addio a Daniel Bulla, noto psicoterapeuta, se n'è andato a 50 anni

Una grave malattia, scoperta solo qualche mese fa, non gli ha lasciato scampo

Addio a Daniel Bulla, noto psicoterapeuta, se n'è andato a 50 anni
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Addio a Daniel Bulla, noto psicoterapeuta, se n'è andato a 50 anni.

Lutto: addio a Daniel Bulla

Bassa bresciana in lutto per la scomparsa del dottor Daniel Bulla. Ieri, lunedì 16 dicembre 2024, sono stati celebrati i partecipatissimi funerali del 50enne originario di Orzinuovi ma residente da anni a Borgo San Giacomo. Lascia due figli piccoli Elisamaria e Lorenzo e la moglie Ilenia. Una grave malattia, scoperta solo qualche mese fa, purtroppo non gli ha lasciato scampo.

“Classe 1974, praticamente ancora un adolescente – raccontava di sé dalla pagina di presentazione legata alla sua professione - Le persone mi hanno sempre incuriosito: capire perché un individuo pensa in un determinato modo, quali sono le sue motivazioni, insomma cosa frulla in testa alla gente? E così ho scelto di diventare uno Psicologo. Vivo con due figli, un cane e tre gatti nella Bassa Bresciana. Nebbia e campi di mais, per intenderci”.

Bulla si era laureato nel 2000 in Psicologia all’Università Cattolica di Milano, e successivamente si è specializzato in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale all’Accademia di Scienze Comportamentali e Cognitive di Parma, dove era sono docente.
Dopo un periodo di cinque anni trascorsi a fare ricerca in ospedale, ha iziato la carriera di libero professionale aprendo 6 realtà in altrettante città (Milano, Brescia, Cremona, Crema, Verbania, Pavia).

“In questi anni, oltre ad aver seguito centinaia di persone da un punto di vista terapeutico, mi sono sempre occupato di formazione sulle Non-Technical Skills: Privata, convenzionata, nelle scuole, dentro gli ospedali, nelle aziende, per la Polizia Locale, sulle navi da crociera, nei teatri, in Università. Ho parlato di fronte a tantissime paia di occhi di psicologia, comunicazione, problemi relazionali, conflitti, decision making, ovvero delle principali NTS – raccontava di sé - Le persone che mi conoscono e che sanno come sono strutturate le mie settimane mi chiedono spesso “Ma come fai?” e la risposta è “Non lo so”. Mi occupo davvero di tantissime cose: dalla consulenza in azienda alla psicoterapia, passando per docenze, supervisioni, convegni, ecc. Inoltre ho una famiglia e diverse passioni come la corsa, la musica, la lettura… Ho sempre studiato e lavorato, e sono sempre stato uno sportivo, per cui dall’adolescenza in poi le mie settimane sono piene, caotiche, intense e divertenti”.

Il cordoglio

Una perdita che ha lasciato un grande vuoto e colpito come un fulmine a ciel sereno chi l’ha conosciuto:

“Cosa si può dire quando una persona se ne va, giovane e con due figli ancora bambini? Nulla che non sembri retorico, perché non si può che rimanere sgomenti”.

Questo il sentimento unanime per la scomparsa di un marito, padre, figlio, professionista che ha contribuito a migliorare la vita di molti con la sua passione e preparazione:

“Te ne sei andato improvvisamente, lasciandoci senza parole. Faccio ancora fatica a realizzare. Sei stato per me più di un terapeuta, qualcuno a cui raccontarmi senza timori. Mi hai aiutato a diventare uomo, a capire che le proprie emozioni, belle o brutte che siano, si devono sempre ascoltare – ha ricordato un amico - Mi hai aiutato a fare ordine e chiarezza in momenti critici della mia vita, soprattutto da giovane adulto, tirandomi fuori da quei cunicoli dove spesso andavo a nascondermi. Ti sarò per sempre grato e riconoscente”.

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