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A Sirmione si discute di bus navetta e flussi verso il centro storico

Per l’opposizione è necessario studiare il carico antropico del centro

A Sirmione si discute di bus navetta e flussi verso il centro storico
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Bus navetta e flussi verso il centro storico: se n’è parlato durante l’ultimo Consiglio comunale a Sirmione.

Flussi turistici

Durante la seduta di mercoledì scorso a Sirmione si è tornati a parlare del bus navetta che collega Colombare al Castello e dei flussi verso il centro. I consiglieri Marcello Bertoldi e Andrea Volpi di «SìAmoSirmione» hanno presentato un’interrogazione dove veniva chiesto - tra le altre cose - «quando la fase di sperimentazione vedrà una fine; come viene analizzata l’efficacia del servizio, le cui premesse sono di “contenere e disciplinare il flusso dei visitatori”, ma nei fatti vi è la totale mancanza di uno studio o un documento che lo comprovi; per quale motivo, data la “peculiare configurazione urbana del centro storico, già di per sé poco adatta ad accogliere affluenze numericamente elevate”, non sia stato imposto un limite massimo al numero dei mezzi e/o dei passeggeri giornalieri; se, data la mancanza di uno studio che permetta la definizione del limite da imporre al gestore, l’Amministrazione non ritenga essenziale eseguire uno studio del carico antropico per il centro storico».

Viabilità

La risposta all’interrogazione è arrivata dal consigliere con delega alla Viabilità Roberto Salaorni che ha spiegato che «l’efficacia del servizio viene analizzata dai report che Tpl redige annualmente con la collaborazione del concessionario Arriva Italia. Nel 2024 le persone trasportate sono state 370mila contro i 425mila e 600 del 2023 e 415mila del 2022. La forte diminuzione è dipesa dal fatto che le corse sono diminuite, passando da una ogni 10 minuti a una ogni 20. L’utilizzo del sistema “sperimentale”, che prevede il rinnovo ogni anno, concede la possibilità al Comune di plasmare il servizio come meglio si può attuare sul territorio e a Tpl di attuare nuove sperimentazioni. Il limite del numero di mezzi che accedono alla penisola è dato dalla capienza massima dei parcheggi esistenti oltre il quale l’accesso viene vietato. Per quanto riguarda gli spostamenti delle persone non è potestà del Comune limitarne i movimenti. In attesa che venga meglio definita la natura del limite da imporre al gestore si precisa che il carico antropico per il centro storico è determinato da un insieme di vettori, oltre a quello del Tpl, quali mezzi privati, pedoni e il servizio di navigazione».

Il consigliere Bertoldi si è dichiarato «non soddisfatto» della risposta ed ha invitato l’Amministrazione a studiare e analizzare il carico del centro storico.

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