A Coccaglio il quadro di una pittrice giapponese famosa

A un anno dell'apertura del Museo d'arte orientale della collezione Pompeo e Cesare Mazzocchi, una scoperta come questa dimostra quanto abbiano ancora da raccontare le opere, le stampe, i carteggi, le fotografie, i vinili e tutti i lasciti della famiglia Mazzocchi.

A Coccaglio il quadro di una pittrice giapponese famosa
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A Coccaglio il quadro di una pittrice giapponese famosa. E' stata ritrovata un'opera di Otama Kiyohara, la pittrice che per amore venne in Italia e dedicò un quadro a Evadea Mazzocchi.

A Coccaglio il quadro di una pittrice giapponese famosa

Coccaglio e la Fondazione Pompeo e Cesare Mazzocchi vantano qualcosa di unico. Oggi pomeriggio è stato presentato ufficialmente al centro Monauni il quadro ritrovato della pittrice giapponese Otama Eleonora Kiyohara. Nel 1878 fu la prima donna giapponese a posare per uno scultore occidentale, Vincenzo Ragusa. La pittrice seguì in Italia l'artista e con lui condivise il sogno di aprire una scuola di arti giapponesi a Palermo. Inoltre, nel 1889, i due si sposarono. Nel 1919, a un anno dalla morte di Pompeo Mazzocchi, il figlio Cesare e la moglie Evadea si recarono in Sicilia, a Palermo, e incontrarono Eleonora Raguisa, alias Otama Kiyohara. Tornarono a Coccaglio con un suo quadro raffigurante dei cachi, con una dedica speciale scritta in ideogrammi giapponesi.

La presentazione

E' stato mostrato al pubblico per la prima volta il quadro della pittrice giapponese Otama Kiyohara ritrovato nel fondo della collezione Mazzocchi. E' fra gli ideogrammi dipinti che è celata la sorpresa di un'amicizia e una stima artistica dell'autrice per una pittrice bresciana (Evadea Mazzocchi).

Alla conferenza stampa di oggi erano presenti il presidente della fondazione Mazzocchi Alberto Facchetti, il direttore del Museo d'arte orientale di Coccaglio Paolo Linetti, la coordinatrice del museo Cristina Macutan. Si tratta infatti di un'opera olio su tela raffigurate dei cachi (o kaki), frutto tipico del Giappone e portato in Lombardia da Pompeo Mazzocchi di ritorno dai suoi viaggi nella terra del Sol levante a fine Ottocento. Dopo la morte di Pompeo, il figlio Cesare e la moglie Evadea si recarono in Sicilia, dove incontrarono la pittrice giapponese, ormai convertita al cristianesimo (come nome di battesimo scelse Eleonora) e il marito Vincenzo Ragusa.

Un'eredità unica

A un anno dell'apertura del Museo d'arte orientale della collezione Pompeo e Cesare Mazzocchi, una scoperta come questa dimostra quanto abbiano ancora da raccontare le opere, le stampe, i carteggi, le fotografie, i vinili e tutti i lasciti della famiglia Mazzocchi. Per citare le parole del presidente Facchetti, "è come se Pompeo, Cesare ed Evadea si raccontassero e ci parlassero attraverso la collezione". Un fondo dal valore storico, culturale e archivistico inestimabile, che rivela l'importanza rivestita da Coccaglio tra la seconda metà dell'Ottocento e la prima metà del Novecento e che custodisce storie di vita e di umanità tutte da scoprire.

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