A Chiari, da decenni, una via che finisce nel nulla: che fine ha fatto via Cantalupi?
Una situazione che si trascina da decenni, ma che necessita una soluzione.
A Chiari, da decenni, una via che finisce nel nulla: che fine ha fatto via Cantalupi? I residenti (e il consigliere della Lega Roberto Campodonico) hanno reso nota la questione e, nei prossimi mesi, secondo quanto detto anche dal sindaco Massimo Vizzardi, sarà sistemata.
Che fine ha fatto via Cantalupi?
C’è un cartello nella frazione del San Bernardo. Uno come tanti che segnala come si chiama la strada che inizia in quel tratto. Via Cantalupi, è scritto in nero. Eppure, percorrendola, non si arriva ad una vera fine, ma ad una interruzione. Via Cantalupi improvvisamente scompare. Anche il navigatore conduce nel nulla. La strada si interrompe bruscamente, nei pressi della centrale elettrica, diventando quasi una giungla e rendendo impossibile qualsiasi passaggio. Anche dei mezzi di soccorso. Come fanno i residenti? Utilizzano una vecchia strada, oggi asfaltata, costruita decenni fa dagli abitanti della zona, ma non omologata e che, per quanto stretta, non permette nemmeno il passaggio del Vigili del fuoco.
"La nostra via, improvvisamente, non esiste - ha spiegato Ermanno Vezzoli - Non solo finisce l’asfalto e inizia lo sterrato, ma poi si arriva ad un punto dove viene proprio a mancare la strada. Inoltre, nello spiazzo dove ci dovrebbe essere la curva, c’è di tutto di più. Vengono a scaricare qualsiasi ramaglia e non voglio nemmeno immaginare cosa c’è sotto. Fanno i cumuli e poi bruciano, così respiriamo anche e cola tutto nei campi". La situazione, dopo i "cumuli" è veramente complicata, ma è così da un tempo ormai indefinito. Non sono un paio di anni. Finito lo sterrato, la «strada» se così si può chiamare, è impercorribile. L’erba e le ramaglie, sotto le quali c’è nascosto catrame, plastica e qualsiasi altro materiale, hanno occupato tutta la carreggiata che non è assolutamente percorribile se non a piedi e prestando comunque attenzione. Alla fine del tratto, poi, si giunge ad un pezzo erboso che si congiunge con le cascine, dove finisce l’appartenenza comunale e inizia quella privata.
Una questione annosa
"Prima dell’ampliamento della centrale c’era un altro passaggio che ci permetteva di accedere alle nostre abitazioni - ha aggiunto Vezzoli - Ma poi invece, dal momento che è stato tutto allargato e recintato, quel tratto è diventato impercorribile. La situazione è molto grave ed è così da anni". In tanti però non erano a conoscenza di questo problema perché davanti alle cascine, su via Vecchia per Pontoglio, è stata costruita in passato, proprio in mezzo ai campi, una piccola strada che porta direttamente a destinazione.
"E’ una strada non a norma e che avevano costruito i nostri nonni per passare con i carri - ha spiegato - Di certo non è percorribile dai mezzi di soccorso. E’ larga poco più di due metri e, per esempio, il camion dei Vigili del fuoco nemmeno ci passa. Fortunatamente non è mai successo niente, ma non possiamo più vivere questo disagio".
Infatti, se ormai i corrieri (anche se alcuni poi tornano indietro) e i postini hanno «imparato» che via Cantalupi diventa non percorribile e bisogna fare il giro e rischiare sulla stradina, con le ambulanze la situazione è molto più complessa.
"Se succede qualcosa di notte dobbiamo uscire e posizionarci - ha continuato Vezzoli - Ci sono persone anziane ed è capitato che avessero bisogno di assistenza. Uno deve mettersi dove finisce la via e l’altro andare dove inizia la stradina per far segno di proseguire piano e di prestare attenzione. Ma è possibile nel 2020? Non si può chiudere gli occhi davanti al problema. Sono disposto a chiamare anche Striscia la notizia, ma la strada, quella effettiva, deve esser sistemata e non si può fare affidamento su quella piccola e privata". I residenti non chiedono di intervenire sui tratti privati, ma di sistemare (anche non per forza con l’asfalto), la strada dalla curva in poi. "Bisogna pulire la giungla e tracciare nuovamente la strada - ha concluso Vezzoli - Poi noi ci occuperemo dell’ultimo pezzo in proprietà privata per congiungerlo, non chiediamo niente di più, ma siamo cittadini come gli altri".
L'intervento di Campodonico in Consiglio
La questione è stata sollevata anche nell’ultimo Consiglio comunale dal consigliere d’opposizione Roberto Campodonico. "Ammonta a circa 200 mila euro l’importo stanziato dall’Amministrazione Vizzardi per le asfaltature come parte del contributo regionale erogato da Regione Lombardia ai Comuni più colpiti dal Coronavirus - ha spiegato il consigliere della Lega - Penso che a via Cantalupi, per le condizioni di totale abbandono in cui si trova, debba essere riconosciuta la precedenza assoluta per la necessità di sistemazione e di asfaltatura: i residenti, per arrivare nelle proprie abitazioni, in pratica devono passare nei terreni e per raggiungere la propria casa devono fare ogni giorno praticamente un safari nella giungla a proprio rischio e pericolo! E ricordo che anche questi cittadini sono da sempre contribuenti che pagano regolarmente le tasse. Per parte mia e del mio gruppo consiliare Lega Salvini, terremo sicuramente monitorato con interpellanze in Consiglio comunale nei prossimi mesi l’andamento dei lavori per garantire una soluzione immediata alle esigenze di spostamento in sicurezze dalle proprie abitazioni dei residenti in Via Cantalupi".
L'intervento del sindaco Vizzardi
Sulla questione di via Cantalupi è poi intervenuto il sindaco Massimo Vizzardi che ha sottolineato l’intenzione dell’Amministrazione di intervenire, come già accennato in Consiglio comunale. "Quella di via Cantalupi è una questione annosa e che si trascina da tempo - ha spiegato il primo cittadino - Era già stato aperto un dialogo con i residenti e sembrava si fosse arrivati ad una soluzione che comprendeva la sistemazione della strada privata, ma poi la nostra soluzione non era più stata accettata. Comunque, come nostro dovere e a tutela di tutti i cittadini, il Comune interverrà sul tratto di sua competenza permettendo una giusta viabilità e assicurando il passaggio dei mezzi di soccorso. Nei tempi necessari cercheremo dunque di sistemare la situazione".
Sembra dunque palese la volontà di tutti di mettere in sicurezza questa strada che, nel corso di decenni, è stata completamente dimenticata.