A Castenedolo del «casermone» di Napoleone rimane solo un pozzo

Percorrendo la strada che da Castenedolo conduce a Montichiari, appena prima di Vighizzolo, un cartello indica l'uscita «Casermone». Dove un tempo vi era la sede di una imponente caserma napoleonica, ora solo discariche, una cascina costruita dopo e un pozzo, unico elemento originale del XIX secolo.
Iniziati i lavori nel 1807, la costruzione era di circa un chilometro quadrato (anche se non fu mai completata) e poteva ospitare circa 20mila soldati. Oltre a 32 pozzi la caserma era servita anche dalla roggia Razzica di Castenedolo che però era di poca portata tant'è che i francesi progettarono l'allargamento del canale Lupa e della roggia «Roberta».
Questo con non poca contrarietà dei contadini ai quali l'acqua serviva per i raccolti. Nel 1811 la soluzione definitiva costruendo un canale direttamente dal Naviglio. Caduto Napoleone e sopraggiunti gli austriaci il casermone fu uno dei primi luoghi visitati dall'Imperatore Francesco I e mantenne il suo ruolo militare fino al 1819 quando fu smantellato, il materiale e le baracche furono vendute all'asta. Tuttavia la brughiera tra Castenedolo e Montichiari, continuò ad accogliere truppe e manovre militari.